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Seguivano alcuni cenni intorno a costei, nata nel 1834, educata presso le Dame del Sacro Cuore, a Lione, e maritata di sedici anni al marchese Antoniotto Della Torre, il cui nome leggevasi ornato d'una chiamata alla pagina precedente, ov'erano le notizie risguardanti quell'orrevole personaggio. Era un diligente annotatore, il Gallegos, e soleva fare ogni cosa a puntino.

Parlate piano! disse con accento supplichevole la marchesa. Un lampo di gioia sinistra illuminò lo sguardo del Gallegos. Il suo trionfo cominciava in quel punto. Ah, voi temete! soggiunse egli, con voce più rimessa. E voi sfidereste lo scherno dell'universale, voi che ora paventate l'orecchio di un servo, che potrebbe passare in questo mentre dall'anticamera? Non avevate paura!

C'era bensì il Gallegos, l'amante spregiato della prima giovinezza, pertinace nell'et

Lo stesso giorno che avveniva il dialogo tra il Collini e il padre Bonaventura, sul terrazzo di quest'ultimo, ambedue si recarono in casa Vitali. Il vecchio li accolse asciuttamente, siccome da parecchi giorni aveva uso di fare. Ascoltò i ragionamenti e le raccomandazioni del medico, le chiacchiere del Gallegos, e respirò soltanto appena vide che si congedavano.

Il caso, come dicemmo, o, per dire più veramente (che oramai non è più mestieri di accorgimenti da narratore), la mano del Gallegos, aveva tratto Aloise dinanzi a quella donna, così amata ad un tempo e temuta. Ignaro, aveva veduto nelle cortesie del Torre Vivaldi il volentem ducit nolentem trahit della fatalit

Un fulmine scoppiato a' suoi piedi non avrebbe fatto più colpo sull'animo del Gallegos, di quello che gli fece la risposta, buttata l

Qual parte avessero avuta i Templarii nel discoprimento di quella macchinazione infernale, è noto. L'ascoso nemico era stato rintracciato e scovato dal Giuliani, posto in sull'avviso dalle confessioni di Michele. Il Garasso, l'anello di congiunzione tra casa Salvani e i suoi coperti assalitori, era stato costretto a parlare, in quel modo che tutti sanno, a spifferare il nome di Bonaventura Gallegos, del fiero gesuita, del degno maestro del dottor Collini. La cassettina d'ebano, innanzi che fosse involata, avea detto per fortuna i suoi segreti a Lorenzo; e se non s'intendeva ancora per bene che importanza potesse avere agli occhi del capitano dei neri, gi

E l'amarezza s'era accresciuta in cuore al Gallegos, dopo quella lettura. Come avrebbe egli incalzata la sua preda? Pregare, inginocchiarsi, egli, dopo ciò che aveva letto? La odiava troppo, in quel punto. L'arma terribile gli era venuta alle mani, ma il furore ond'era invaso, gli impediva di usarla con frutto. Aspettò, ma fremendo, ruggendo dal profondo del cuore, come un vulcano che stenti ad erompere. E i fremiti, i ruggiti di quel cuore erano tronche frasi, lontane allusioni al passato, le quali facevano tremare ad ogni istante la marchesa di Priamar. La fanciulla che avevano salvata in due gliene offriva argomento ogni giorno. E Lilla taceva, non chiedeva mai nulla, nascondendo la sua ansiet

Diffatti, Bonaventura Gallegos, il forte lottatore, il capitano dei neri, il fiero amante, il persecutore di Lilla di Priamar, non era gi

Nel pomeriggio di quel medesimo giorno, 14 ottobre, pochi minuti dopo il desinare, ch'egli aveva a mala pena assaggiato, Bonaventura Gallegos era nella sua camera di studio. Quel gli era venuto in uggia il terrazzo, dove soleva recarsi a fare la sua digestione; i tristi pensieri, che gli giravano per la fantasia, richiedevano il raccoglimento della solitudine.