Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 9 maggio 2025
Spinello Spinelli l'aveva vista a quel modo, come tutti gli altri. Era un giovinotto allegro, che portava il cervello sopra la berretta. Ma da quel giorno che vide madonna Fiordalisa, incominciò a pensare con qualche rammarico alla sua condizione, che non gli permetteva di passare avanti a tutti i suoi giovani rivali. Vi ho gi
Scossa da quell'accento supplichevole, la fanciulla aperse a stento le ciglia e rivolse a Spinello una languida occhiata; ma le palpebre si richiusero tosto. Mosse ancora le labbra, come per dire qualche cosa, indi si abbandonò come persona stanca e lasciò ricader la testa sull'omero. Due grida strazianti proruppero ad un tempo; il grido di mastro Jacopo e il grido di Spinello Spinelli.
Inoltre, Tuccio di Credi era l'aiuto di Spinello Spinelli, quando questi dipingeva nella chiesa di San Nicolò, in via della Scala, e messer Dardano non poteva averlo dimenticato così facilmente. Tuccio di Credi! esclamò egli andandogli incontro. Che fortuna d'imbattermi in voi, appena entrato in Arezzo! Tuccio di Credi aveva veduto messer Dardano anche prima che messer Dardano vedesse lui.
Poco stante si udì un rumore di passi nella camera attigua, e Tuccio di Credi apparve sulla soglia. Il povero Tuccio aveva per solito una faccia rabbuiata, ma quel giorno aveva senz'altro una cera da funerale. Maestro, diss'egli, è qui messer Luca Spinelli. Ah, bene, fallo entrare; gridò mastro Jacopo.
Vi ho detto come quel degno gentiluomo che era messer Bardano Acciaiuoli amasse Spinello Spinelli. La mestizia del giovine pittore lo aveva colpito; il suo ingegno messo alla prova, lo aveva stupefatto; la sua bont
Spinello Spinelli rimase lì, pallido dalla commozione, ansante, con gli occhi imbambolati. Non poteva credere alla propria felicit
Spinello non seppe resistere a tante preghiere, e fece promessa di trattenersi qualche tempo in Arezzo, per dipingere nel Duomo vecchio, secondo la richiesta dei massari, una Storia dei Magi. Ma dopo i massari del Duomo vennero quelli di San Francesco. La chiesa mancava affatto di affreschi, ed era quella una eccellente occasione per dar campo all'ingegno di Spinello Spinelli.
In questo modo e con questi ragionamenti, Spinello Spinelli si acconciò al nuovo proposito. Messer Luca, a mala pena ne ebbe il felicissimo annunzio, si partì da Arezzo, per venire a Firenze. Gli antichi odii partigiani che lo avevano cacciato dall'ombra del suo bel San Giovanni erano da gran tempo sopiti.
E rivedevo il povero Spinelli seduto su la gran poltrona di cuoio rosso, pallido d'un pallor terreo, con tutti i lineamenti della faccia irrigiditi, con la bocca dilatata e aperta, piena di saliva e d'un balbettio incomprensibile. E rivedevo il gesto ch'egli faceva ad ogni tratto per raccogliere nel fazzoletto quella saliva continua che gli colava dagli angoli della bocca.
Questo va detto, s'intende, pel caso di Spinello Spinelli; che, in verit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca