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Sul muro di sinistra, una composizione simmetrica rappresenta un corteo di giovani sante, un'adorazione di magi e una riproduzione architettonica. La Vergine occupa il trono, ed è una figura dolce e graziosa; ha la testa cinta dal velo delle religiose. Quanto ai re magi, la loro origine barbara si manifesta nei mantelli corti fatti di broccato, nei colori vistosi e nell'abito intero. Prive di ogni personalit

Solissimo. Cogli occhi sonnacchiosi io guardavo la stella sempre alta, fulgida, azzurrina: e la biblioteca mi pareva più triste, più fredda, più antica. Oh i Magi non si fermeranno mai a un davanzale tanto deserto! Devoted in the stormiest hour.

Avevo concesso sfogo ad uno, a due, a tre, a quattro sbadigli, avevo alzato una spalla più dell'altra per sentire accidiosamente il collo sepolto nel bavero, m'ero avvicinato al tavolino, allontanando con prudenza un mozzicone acuto di penna d'oca; e, trascinandomi dietro un seggiolotto, non avevo più sentito la mia zucca che si perdeva nel sonno.... O santi Magi adorati nella mia infanzia!

Dovremo, per andarvi, attraversare la fiera di piazza Sant'Eustachio, in mezzo ad una sterminata folla che grida, fischia, strilla, schiamazza in modo da assordare. A Roma non si usa, come da noi, fare i regali la vigilia di Natale; si è scelto un giorno più adatto, quello della Epifania, in cui i re magi offrirono i doni a Gesù bambino. Per festeggiare questa ricorrenza, comincia il 6 gennaio una fiera dietro il Panteon. Le strade che vi portano offrono merci di ogni natura, specialmente giocattoli, di apparenza quasi sempre elegante e graziosa. Ve n'è tale quantit

In una cappella della chiesa è rappresentata con bell'arte la grotta di Betlemme e l'adorazione dei Re Magi venuti dall'Oriente; i personaggi sono di cera, mancano gli accessorî delle pecore e del paesaggio. La Madre di Dio è seduta nella grotta e tiene in grembo il bambino, cui i re, inginocchiati, presentano i loro doni.

, io; non ho la scienza dei magi antichi, ma ho fede che il mio poco ingegno riesca ad interpretare il suo sogno, e meritarmi il suo favore, come la interpretazione di un altro sogno meritò a Giuseppe ebreo la grazia del Faraone. Vuol dunque udirmi? Ella è il mio medico, sebbene da ieri soltanto; disse la signora Luisa ed ha il diritto di farsi ascoltare.

Don Procolo credette nella sua malinconia di veder il presepio in lontananza. Bebi era il bambino, l'Erminia la Madonna, gli altri i Re Magi e Carlinetto San Giuseppe. E lui don Procolo, lui era l'asino, a cui è stato imposto di soffiare sui figli degli altri. Se il salotto di Carlinetto era caldo e rischiarato, non bisognava dimenticare che la neve cadeva sui tetti, sulle strade, sulle campagne, a seppellire i casolari dei poveri, che non sanno come ripararsi. Perchè non mandava, almeno lui prete, un pensiero d'amore ai bisognosi, ai mendicanti, ai malati, agli orfanelli pei quali non v'è pane panettone? perchè non usciva anche lui, sacerdote e padre dell'amore e della misericordia, a bussare a tutti gli usci dei poverelli e a portare un cesto di pane a chi non ha nemmeno la mostarda per accompagnarlo? Ma la gola tira l'egoismo e tutti e due insieme fanno l'asino del presepio cocciuto contro il bene. Una soave carit

Il Calchi e il cav. Magi, padrino dell'onorevole Dassi, cominciarono a contare i passi e a preparare il terreno, segnando delle righe in terra col carbone; su una tavola in fondo sotto la pittura del Guglielmo Tell che scappa dalla barca, gli altri due padrini confrontavano le sciabole, mentre i due medici nel vano d'una finestra stendevano sopra un banco pieno di mosche e di goccie secche di vino la batteria dei loro ferri chirurgici bianchi, lucenti, di cui andavano ripolendo l'acciaio fino sul panno della manica. Non mancavano le bende, il cotone fenicato e le ultime novit

Spinello non seppe resistere a tante preghiere, e fece promessa di trattenersi qualche tempo in Arezzo, per dipingere nel Duomo vecchio, secondo la richiesta dei massari, una Storia dei Magi. Ma dopo i massari del Duomo vennero quelli di San Francesco. La chiesa mancava affatto di affreschi, ed era quella una eccellente occasione per dar campo all'ingegno di Spinello Spinelli.

Fiesole dipinse in S. Marco anche la discesa di Cristo nel Limbo, dal quale egli trae i patriarchi: un quadro di grande finezza di colori. Non meno interessante è la sua «Adorazione dei Re Magi», uno dei pochi suoi quadri, nei quali sviluppa una certa gaiezza e variet