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Aggiornato: 9 giugno 2025


L'apparizione di Spinello Spinelli nella bottega di mastro Jacopo aveva destato un vero baccano in mezzo a quei cinque fattori. In primo luogo perchè nessuno sapeva che quel giovinottino elegante fosse un pittore.

Perchè era facile di scorgere che mastro Jacopo vedeva assai di buon occhio Spinello Spinelli.

Ma anche condannato a restare sull'uscio, e consapevole di quella condanna, Tuccio di Credi sentiva la gelosia, questa brutta sorella dell'emulazione. Vedeva Spinello salire sempre più nella estimazione delle genti, triste, ma operoso, anzi più operoso quanto più era triste. solo Arezzo chiedeva miracoli d'arte a Spinello Spinelli, ma anche molte altre citt

Rimasto solo sull'impalcatura, Spinello Spinelli prese il lapis rosso di Lamagna e incominciò a segnare alcuni tratti sul cartone. Ma subito dopo si fermò. Aveva il cervello in volta; pensava a madonna Fiordalisa e alla possibilit

Mastro Jacopo aveva ragione d'essere così allegro. La sua figliuola andava a marito. Era la sorte di tutte le ragazze; ma per quella volta la frase non era precisa, poichè Fiordalisa non andava restava, ed era il marito che faceva la strada. Mastro Jacopo aveva voluto tirarsi il genero in casa, e Luca Spinelli che non era ricco, gi

Perciò s'intendeva facilmente come il Buontalenti non avesse voluto rimanere in Arezzo, testimone delle nozze di Fiordalisa con Spinello Spinelli, e non parve strano che egli si fosse ritirato a vivere per qualche tempo in una sua terra sulla montagna pistoiese.

Intanto il compagno rispondeva per ambedue alla domanda del gentiluomo. Io mi chiamo Tuccio di Credi: il mio compagno è Spinello Spinelli. Tutt'e due della scuola di mastro Jacopo di Casentino. Ah! disse messer Dardano. Il vostro amico è l'autore d'un San Donato, nel Duomo Vecchio d'Arezzo? A quel ricordo, Spinello Spinelli trasse un profondo sospiro dal profondo del petto.

Vi capita in bottega con quattro scarabocchi, e voi v'innamorate subito di lui, come Cimabue s'è innamorato di Giotto. Benissimo detto; come Cimabue! ripigliò mastro Jacopo. Infatti, Spinello Spinelli meritava tutto quello che ho fatto per lui. Che ci trovate a ridire, voi altri?

La mattina seguente, Spinello Spinelli andò per tempo alla chiesa di Sant'Agnolo. Gli premeva di metter mano a dipingere il suo Lucifero, che aveva gi

Il matrimonio, per espresso desiderio di messer Dardano Acciaiuoli, si celebrò nella chiesa di San Niccolò, fatta edificare da lui e dipinta da Spinello Spinelli. Quelle Madonne, quei Santi e quelle glorie d'angioli, che coprivano le volte, dovevano assistere alla cerimonia che consacrava la felicit

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