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Dio! quanto mutata! Appena era possibile riconoscerla. Quella fanciulla che io aveva veduto robusta, serena, vivace non era più che un'ombra del passato, non aveva più che un riflesso pallido e incerto della sua bellezza di un tempo. Non che la sua antica avvenenza fosse del tutto svanita, ma si era alterata; era ora un'avvenenza diversa, era la bellezza di un fiore sbocciato all'ombra, di un frutto maturato precocemente perchè roso dal tarlo. Il volto del giovine era pallido, ma quello di Silvia era bianco, più bianco dell'abito lungo e vaporoso che avvolgeva la sua persona, se non che gli zigomi delle guancie un po' asciutte erano leggermente rosati, ma senza sfumatura come se vi fossero state sovrapposte due foglie di rosa gi

¹ Vedi N. R. NICOLAI: Burocrazia e funzionarismo. Roma, Tipografia del Senato, 1913. E la burocrazia si attribuisce una parte sempre più larga del potere legislativo, non solo preparando le leggi complicatissime, nelle quali le due Camere male riescono a veder chiaro, ma dando una crescente importanza effettiva ai regolamenti, che son leggi sovrapposte alle leggi.

Messer Tanaglia, dopo aver contemplati a lungo gli emblemi trapunti: "La cosa, esclamò tutto giulivo, è chiara come il sole: quegli che portava l'armatura coperta da questo stemma era un Conte: ce lo dice evidentemente la corona che sormonta lo scudo: ecco il cerchio d'oro col rialzo di sedici punte con altrettante perle sovrapposte: questa è corona Comitis, come scrissero tutti gli autori.

L'orgoglio di Segovia era il suo acquedotto romano, di cento e sessantun arco, in due file sovrapposte, tutti di pietre riquadrate e senza cemento. L'aveva fatto costrurre Traiano, come i Segoviani affermavano? Poteva essere; ma in verit

Non parlerò del mio letto, del mio trono, di tutti i mobili delle mie stanze; sarebbe impossibile dirne la foggia, l'uso, i dettagli; erano pelliccie sovrapposte a pellicce, tramezzate di strati di petali di rosa che si mutavano ogni giorno: le sedie si cullavano da , volendo ristavano: e le dame di corte le più attraenti belt

Madlen non diceva parola dava segno di turbamento alcuno. Seduta vicino a me, vicino a Lord Pepe, con un gomito poggiato su le ginocchia sovrapposte, guardava nell’Arena, quasi distrattamente, osservando lo sgombero delle stecchite carogne, che due mule grige, con sonagli e pennacchi, trascinavano fuori di galoppo. Era leggermente pallida, e stavano fermi, fermi sino all’immobilit

Sono tutte casette verdi, coi tetti coperti di coppi rossissimi, sui quali s'innalzano dei chioschi pure verdi, sormontati da banderuole variopinte o da palle di legno di diverso colore infilate in un'asta di ferro; torricciuole coronate di balaustrate e di padiglioni; edifizii della forma di tempietti e di villini; baracche e bicocche di una struttura non mai vista, capricciosamente sovrapposte, e strette le une contro le altre, che par che si disputino lo spazio; un'architettura di ripiego, tutta vanit

Un giorno, in giardino, Clarissa si dondolava nell'amaca fingendo di leggere, quando Aldo si avvicinò e le sedette accanto. Clarissa, ho venticinque anni. ~Vlan! ça y est~. disse lei; e il libro le cadde dalle mani. Sentì un dolore sordo nel cuore; le sue narici impallidirono mentre solo le sovrapposte rose delle guancie continuavano a fiorire inconscie d'ogni emozione.

A poca distanza dal Duomo si trova ancora il vecchio battistero di San Giovanni in Fonte, esso pure attribuito all'arcivescovo Urso. Questa curiosa costruzione ottagonale si compone di due file di arcate romane sovrapposte, d'aspetto antichissimo, ed è sormontata da una cupola interamente ricoperta di mosaici, rappresentanti il battesimo di Cristo e i dodici apostoli.

Luisa non piangeva, non singhiozzava, non sospirava: era seduta al suo posto, con la faccia nascosta fra le mani sovrapposte, non dando segno di vita: anche le mani che avevano tremato sempre, ora erano ferme, bianche come quelle di una statua. Quando le abbassò, quando rialzò il capo e Massimo potette vedere la sua faccia, egli sentì il danno fatto. Oramai la luce di quegli occhi dolci e amorosi si era intorbidata per sempre, e li opprimeva la inguaribile mestizia delle speranze infrante: oramai le traccie del riso erano cancellate da quella delicata e giovanile fisonomia, mentre fra le sopracciglia si creavano quelle due rughe dolorose delle lunghe cogitazioni malinconiche; oramai il sangue era fuggito da quelle fresche, fragranti labbra e il pallore della viola, fiore esangue, fiore dolente, vi si era impresso, per sempre. La disgraziata aveva parlato, nella sua ansia, nel suo abbandono, di risa, di canzoni: ma bastava guardare la seriet