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Aggiornato: 26 maggio 2025
Però, sempre, avea quella vaghezza di mostrare in pubblico ora il suo seno, ora le sue spalle, ora le sue braccia, ora perfino, con studiato pretesto, una parte della sua gamba. Una sera, per recarsi col principe ad un ballo, dato in Napoli dall'ambasciatore inglese, ella si era acconciata da Ninfa. Molti fiori su la testa: una ghirlanda di fiori, a tracolla, che le ricingeva per sghimbescio tutto il suo bel corpo: alcuni tralci di edera soltanto le coprivano il seno, la cui robusta bellezza attirava ogni sguardo: e quel seno procace, palpitante, era toccato da una morbidissima pelle di tigre, che parea carezzarlo e ne facea risaltare la bianchezza. Questa pelle di tigre era cinta alla vita: e su la spalla destra era fermata da tralci di bellissime rose artificiali. La pelle della tigre scendeva poi sin oltre il ginocchio e copriva la gamba destra fin quasi al coturno che essa calzava; la gamba sinistra rimaneva quasi scoperta e si vedea la maglia, che ne disegnava le linee schiette e vigorose. Il principe, quando la vide in tale acconciatura, rimase estatico: essa era una stupenda baccante: poi si dette a gridare ch'egli non l'avrebbe accompagnata alla festa, in tal modo. Il dissidio domestico durò circa un'ora: la principessa usò di tutte le arti, di tutte le sue blandizie: il principe ora le facea una carezza, la baciava, ora la rimproverava: un istante si gettava a' suoi piedi, poi subito tornava di malumore: ci fu un punto in cui la principessa gli mormorò una parola: lo trasse a sè: e parve che egli, ad una condizione, le promettesse sottoporsi alla sua volont
Enrica in quel giorno riceveva: una sessantina di signore, e altrettanti gentiluomini, e forse più, l'aveano per varie ore costretta a quella tensione, a cui una padrona di casa deve sottoporsi per saper interrogare tutti, rispondere a tutti, ascoltar tutti, per andare dall'uno all'altro: per dir a tutti la cosa più grata, o più pungente, secondo l'intenzione.
Questi accademici un giorno vennero fuori con una proposta letterariamente liberticida: qualunque componimento poetico da leggersi in pubblica adunanza doveva prima sottoporsi alla censura preventiva d’una commissione. Non bastava quella del Governo per la stampa, se ne voleva creare un’altra per la lettura!
La breccia era presa: ora come mai avvenne questo? Corse subito il grido di tradimento, e tuttavia dura, però importa considerare come quante volte simili sorprese succedono, la voce di tradimento venga a galla sempre, e la cosa ci sia di rado: qui dissero, che un'ufficiale corso calatosi dalle mura andasse ad informare i Francesi, che lì presso alla breccia occorreva un antico acquedotto, e per questo i Francesi inoltrandosi sicuri, e d'improvviso apparissero sopra la breccia come usciti di sotto terra, e non fu vero: di acquedotto non si rinvenne traccia, nè ai Francesi faceva mestieri di fuggitivi, che gli ragguagliassero; come altrove accennai, molte lettere arrivavano loro pel Tevere chiuse in boccie vuote, e quasi queste non bastassero col favore dei preti entravano ufficiali francesi ad ogni momento per ispiare lo stato delle difese: fantasticarono altresì, che l'ingegnere prussiano co' suoi lavoranti invece d'incendiare le mine praticate nelle vie coperte se la intendesse co' Francesi e loro consegnasse per pecunia le vie dond'essi sbucarono: ed anco questo sembra falso; vero questo altro: che i Francesi cadutigli addosso repentini, lui, e i suoi menassero prigioni: non mancarono attribuirne la colpa al maggiore Delaj, ed anco si ventilò se avesse a sottoporsi a Consiglio di guerra, ma poi si lasciò correre. Per chi costuma leggere storie conosce come non ci abbia diligenza per accurata che sia, che il nemico solerte non arrivi a vincere. Nella vita di Arato il Plutarco egregiamente racconta il modo col quale cotesto eroe penetrava in Sicione malgrado l'abbaiare dei cani, e il continuo aggirarsi delle guardie, sicchè la scalata accadde per lo appunto dopo il passo di due di loro, strepitose per campanelli agitati, e schiarite da molte fiaccole. Narrando io di Andrea Doria ricordai come questi, il quale sapendosi in odio a Francesco I, e il nemico quasi in casa, stando pure su l'avvisato la sgarò di un pelo di cascare in mano ai Francesi, che con notturna scorreria assaltarono Fassuolo, e non la scampava se per ventura taluni soldati non avessero preferito al sonno il giocare a carte: e se la fama porge il vero quando il generale Lamarmora s'impadronì nel 1849 di Genova trovò le guardie messe a difendere la Lanterna le quali senza un pensiero del nemico su le porte si sollazzavano parimente con le carte. Posto da parte l'ultimo esempio, se le altre due sorprese compironsi a danno di uomini vecchi, sospettosi, e guardinghi che stavano a buona guardia, tanto più agevolmente poterono condursi a termine in questa occasione in cui forza è pur dirlo, le provvisioni furono o fatte male, od omesse, parte per difetto di facolt
Questo altro importa di più. Bologna con le armi alla gola intimata a sottoporsi al Papa risponde: no; messa la proposta a partito avanti al Municipio sopra quaranta, trentasette rispondono per la repubblica, tre pel papa; allora gli Austriaci adoperarono le armi, e il popolo le respinse con valore piuttosto stupendo, che raro: sopra gli altri si mostrarono feroci i volontari viennesi, e non fu male, chè su l'odio di razza versarono olio a renderlo più duraturo, e più intenso. Col giorno declinava il cuore al Municipio, chè la notte porta consiglio, ed egli pensava ai casi suoi; all'opposto cresceva nel popolo a cui i danni patiti erano argomento di vendicarli, non gi
Ma una grave questione si eleva fra teologi, ed è se la moglie è obbligata a sottoporsi ad una tale operazione chirurgica, allorchè è giudicata necessaria e non pericolosa.
Della scomunica ei si risero da principio; ma quando videro le loro cose andar a fascio, pensarono davvero a torsela di dosso col sottoporsi a pubblica penitenza.
Che l'avvocato accompagnar dovesse a casa sua la signorina Rigotti, era tanto naturale, tanto inevitabile che Paolina non osò opporvisi, ma quell'ultima prova a cui doveva sottoporsi le parve la più crudele. Passò una notte inquieta; lasciò il letto prestissimo, propose di andar anch'essa in citt
Gli esami da capitano a sergente-maggiore erano insieme pratici e teorici. Nei primi il candidato doveva sottoporsi alle prove seguenti: «1°) Riconoscer
Beatrice avvampando d'ira e di vergogna si ravviluppa nelle coltri, e, forte stringendolesi intorno al corpo, rifiuta sottoporsi alla umiliante ricerca. Non si rimasero per questo le due carnefici pinzochere, che, adoperandovi le mani loro adunche ed ossute, le strapparono di forza coltri e lenzuola. Nudo quel bell'angiolo di amore cadde in balìa di costoro.
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