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Aggiornato: 12 giugno 2025
Sapete a cosa penso? -disse dopo un momento di espressivo silenzio, appoggiandosi con un gomito al banco, mentre la guantaia rimetteva in ordine alcune scatole negli scaffali. Che volete che sappia se non me lo dite. rispose volgendosi a riguardarlo. Penso che si deve essere molto felici amati da voi. Un vivace rossore salì alle guancie di Maria: ella alzò graziosamente le spalle.
Per quel nobilissimo avventore, il vecchio Abner Ben Meir Aben Ezra ci aveva di tutto, e dell'altro ancora, com'egli si compiaceva di dire. Le sue stanze erano piene di banchi, e di scaffali, che andavano fino ai cornicioni delle vôlte Apriva cassetti, apriva forzieri, scopriva e metteva in mostra ogni ben di Dio; stoffe in pezza, d'ogni tessuto e d'ogni colore, damaschi e damaschetti, broccati e broccatelli, pannolani e pannolini, scarlatti, ferrandine, zendadi, camellotti, e via discorrendo. Ma il conte Fiesco voleva un abito da donna gi
E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!... Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite, demolite senza piet
Le scrivo da quell'alta scrivania che lei sa, con attorno quei bei scaffali che le è piaciuto ricordare, a la smagliante luce di questo bel giorno di maggio che invade il mio studio dalle sue quattro finestre.
S'intende che il ragazzo non pensò la cosa in versi, chè non aveva ancor letto l'Orlando furioso; ma la pensò in prosa, che torna lo stesso. E finì imitando il personaggio ariostesco; stese la mano e aggranfiò un volume, anzi due, anzi tre, avendo cura di pescare in tre scaffali diversi, e di allargare le file per modo, che la sua marachella non avesse a dare nell'occhio.
Sugli scaffali si vedevano tutti gli oggetti destinati agli usi domestici, ch'io aveva dimenticati, dal macinino del caffè allo scaldaletto, dalle caffettiere alle lucerne, dai piatti alle scodelle. Davanti al focolare due alti seggioloni a bracciuoli invitavano a sedersi al fuoco. La catena e gli alari lucenti stavano al loro posto.
Al pianterreno un allegro salottino, con un bel tappeto davanti al canapè, un tavolo rotondo nel mezzo; uno studiolo colla stufa, e gli scaffali pei libri, un tinello colla sua credenza a invetriate ove si vedevano le stoviglie, le tazze, i cristalli che brillavano per nitidezza; ed una cucina ben fornita di pentole e pentolini, casseruole e girarrosto.
Lo zio Giacomo richiuse la finestra, e si diede a camminare in su e in giù nella stanza del figlio assente. Sulle pareti, sui tavoli, sul caminetto, sugli scaffali, stavano delle fotografie: Nunziata Villari, nella parte di «Teodora» in rigide vesti regali. Nunziata Villari nella «Cleopatra», vestita di soli gioielli. Nunziata Villari nella «Margherita Gauthier», in camicia da notte o così parve ai torvi sguardi dello zio Giacomo. La Villari da «Norah», la Villari da «Saffo», la Villari da «Francesca»... Più in l
Amico mio, buon amico mio, perchè discutere? Perchè parlar di D'Annunzio o di Verga, di Eugenio de Castro di Edouard Rod? Ma quando un libro piace a lei nel suo bello studio arioso fra gli scaffali eguali ed eleganti e piace a me quaggiù nella mia villetta fiorita di rose e di lill
Ma quegli scaffali erano stati pieni di filze, di buste, di pergamene, di registri che rendevano conto di tutte le mutazioni avvenute nel patrimonio dallo scorcio del secolo decimosesto fino alla caduta della Repubblica e ch'erano stati spesso consultati dagli antichi e coscienziosi amministratori.
Parola Del Giorno
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