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²⁸² Giarrizzo, op. cit., p. 16. Non meno esiziale agli interessi agricoli della Sicilia deve ritenersi la maniera ond’erano tenute le terre comunali. Il diritto di pascolare e di legnare, indispensabile alla vita delle popolazioni rustiche, anteriore a re ed a leggi, e da re e da leggi sempre riconosciuto, impediva la coltivazione dei terreni; come la coltura che in alcuni si faceva era sempre fittizia e poco o punto produttiva. I fondi del comune, sentenziava il Gregorio, non son di nessuno; se non si usurpano, si abbandonano o si trascurano, che divengono sterili e brulli. Le terre poi a colture, perchè in mano a fittaioli, che le smungono a più non posso, poco o punto ottenendone, ritraggono dai giurati che li danno a fitto, ed i quali, perchè amministratori temporanei, non si travagliano a promuoverne la maggiore e più permanente coltivazione. E del resto l’amministratore d’oggi potr

I più eran modello di rigidi amministratori; alcuni però per vecchi abusi d’ufficiali, per fiacchezza od inesperienza erano da meno, pur non potendosi incolpare di opere disoneste; ma ve ne erano degni del carcere e della corda. La indelicatezza dalle basse sfere montava alle alte.

Ed in vero: gli ultimi decennî del secolo accusano nei nostri reggitori ed amministratori una febbre intensa di gloria. Non si compiva un monumento, una fabbrica, un ornamento che non lo si volesse raccomandato ai posteri; che le iscrizioni onorarie e commemorative si moltiplicavano a vista d’occhio, specialmente, quando per la trasformazione degli edificî, per lo sviluppo della citt

⁵¹⁸ Chi vuol sapere altro di questa simbolica statua, legga il Diario del Villabianca, in Bibl., v. XXVIII, pp. 358-62. Aggiungiamo per la dolorosa cronaca, che dopo il 1860 per la eterna inconscienza di amministratori incuranti d’ogni memoria storica, la sirena fu venduta, o ceduta, o regalata ad un privato, che la tiene, dicono, in un suo giardino di via Pietro Pisani.

Un giorno il Vicerè Caracciolo, scontento anche dei teatri, persuase i patrizî a costruirne di sana pianta uno nuovo fuori Porta Macqueda. Tra quei patrizî erano Senatori: e fu appunto il Senato l’interprete o esecutore dei desiderî di S. E. Si fece il disegno, si stabilì il luogo dell’edificio e fu anche detto più tardi che le somme occorrenti sarebbero state prese dai fondi amministrati dalla Deputazione per le strade di Sicilia⁵¹. Ma all’ultima ora, quando si trattò dell’attuazione, nessuno osò avventurare il Comune in una opera non creduta necessaria. Se non che, quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini: ed i Barberini o barbarini furono gli allegri amministratori della citt

Ma quegli scaffali erano stati pieni di filze, di buste, di pergamene, di registri che rendevano conto di tutte le mutazioni avvenute nel patrimonio dallo scorcio del secolo decimosesto fino alla caduta della Repubblica e ch'erano stati spesso consultati dagli antichi e coscienziosi amministratori.

Benchè quest'ultima opinione non sembri la più probabile, noi siamo pertanto di parere che devono essere assolti i pubblici amministratori che in buona fede si domandano se è veramente possibile il non tollerare questo male.

Il Vitali era stato fin dalla sua giovinezza uno dei più fidati amministratori del denaro della Compagnia, e la sua fortuna, fatta legalmente alle loro spalle e mercè il loro aiuto, s'era illegalmente rimpinzata di quel grosso deposito.

Coi tempi nuovi fu fatta man bassa sopra alcune di queste iscrizioni: e quando la resipiscenza degli amministratori le volle conservate al Municipio, e soprattutto in quella che è ora Sala delle Lapidi, un gran numero vi mancarono, perchè state rotte, smarrite, o invertite a vilissimi usi.

I clienti del ristorante Antiguo stavan ora giocando a carte con mazzi assolutamente lerci, oppure intrecciavano da un tavolino all’altro conversazioni politiche molto rumorose. Vecchi scapoli, dalla fisionomia di pretori urbani, pensionati governativi, ex-ufficiali od amministratori di qualche Lotteria, lasciando cadere nel piattino della chicchera di caffè la bianca cenere d’un magro Habano, leggevano con accigliata e scrupolosa pazienza i loro grandi periodicos, trovando chiss