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Ah! quella cenetta, col pungolo dello paure, coi misteri piccanti del frutto proibito, era veramente incantevole! Donna Emilia, raggiante in un pittoresco disordine, rovesciava spesso la testa sulla spalliera, mostrava i denti bianchi come il gelsomino e diceva: Pare la scena del terz'atto del Divorçons!... è il secondo o il terzo? non me ne ricordo più.

«O Dio! sclamò la signora, facendosi bianca come la baverina, che dal collo le si rovesciava sulla veste turchina carica; e movendo incontro al prete, rimasto a quel grido sulla soglia impacciato, gli prese la mano lo guardò fisso, gli lesse negli occhi. A lui la lingua gli andò in fondo alla gola; essa non trovò la forza a dir altro.

Dopo la merenda, alcuni si sparpagliarono per la riva, altri rimasero distesi supini. Rosa ed Emidio si trovarono insieme; si presero a braccio e cominciarono a camminare per un sentiero segnato tra i cespugli. Ella si appoggiava tutta su lui; rideva, strappava le foglie ai virgulti nel passaggio, morsicchiava li steli amari, rovesciava la testa in dietro per guardar le ghiandaie fuggiasche.

Intanto Ildebrando aveva lavorato tutta la notte, ed ordinato a molti legati tenersi pronti a partire, sull'istante medesimo che quello sarebbe terminato, onde propagare nell'orbe cattolico i suoi voleri. Le notizie della sera antecedente lo avevano riscosso un momento. Poi si era ricalmato, e con una lucidezza di mente, che partiva da intima convinzione del suo dovere e dell'altezza del suo ministero, a tutto avea posto pensiero di provvedere. Doveva aprire l'uscita a novella vita nei secoli; doveva annullare gli ultimi avanzi degli usi e delle costituzioni dei vecchi tempi; al mondo far sentire la forza d'un nuovo codice, il quale primamente tutti gli arbitrii e tutti i poteri del dominio laicale rovesciava, indi ai cittadini restituiva un simulacro di libert

Si era in gran faccende, quella mattina, nel palazzo Ducale. L'intendente (oggi si direbbe il prefetto) non intendeva niente; e strepitava perchè dovessero intendere gli altri. L'assessore capo pigliava il ranno, e lo rovesciava in capo alla turba minore de' suoi satelliti. Il generale del presidio mandava ordini e contr'ordini. L'avvocato fiscale sguinzagliava tutta la falange dei giudici istruttori. E tutti i campanelli, di qua e di l

Dalla finestra aperta, a quando a quando il vento della notte si rovesciava su di noi, avvolgendo la sua groppa oscena nella porpora delle tende... Noi vedemmo la lampada d'oro svenire come una bimba malata tra vaporosi lini, e dolcemente morire!... Vedemmo i casti bagliori della lampada inginocchiarsi, venendo meno, lungo i muri, come angeli preganti... e i nostri sogni s'inchinarono, malinconici e rassegnati, nel silenzio... Allora il mio folle desiderio t'apparve sguainato come una spada, e, brancolando sul tuo corpo puro, con un gesto selvaggio violentemente cercai il tepore assorbente della tua bocca. Fuori di noi, in una nera ebriet

Ti pigli un dolore! urlavano i giuocatori mentre l'uno di essi rovesciava il mazzo delle carte sul viso dell'altro, e l'offeso rispondeva vibrandogli contro il boccale del vermutte, che inondò la tavola e spruzzò i due filosofi; i quali continuando pacificamente,

Lo accettarono, ma per quattro ore vendettero cara la loro vita, e seminarono di corpi nemici la contrada. In alcune case vicine a quella Ajani il popolo tentava ogni mezzo onde portar aiuto ai difensori. In mancanza d'armi, rovesciava sul nemico quanto gli veniva alle mani: tegole, mattoni, masserizie. Alla fine il numero prevalse, e gli zuavi penetrarono nella casa.

Non si lagnò Ferdinando. Oltre che sarebbe stato tardi, per potersi lagnare utilmente, egli era un esemplare di pazienza. Avvezzo ad ingannare, non si doleva troppo di essere ingannato, mettendo il guaio sul conto della sua poca prudenza, e promettendo a stesso di far meglio un'altra volta. Colla filosofica costanza del ragno a cui sia stata distrutta la sua tela, che si rimpiatta nel buco finchè non veda passato il pericolo di peggio, e poi riprende animoso a distendere le sue fila maestre, il re Ferdinando chinava il capo a quella buriana improvvisa, che dalla nuova Castiglia si rovesciava sulla vecchia. Come avessero quelle migliaia di signori avuto notizia della partenza di Giovanna e di Filippo dalla foce del Tamigi, mentre egli non n'era stato avvertito, non occorreva per allora indagare. Volevano la convocazione delle Cortes; era quello il grido, con cui si animavano a vicenda. Ebbene, facessero a lor posta. Egli, poveraccio, aveva lavorato fino allora per l'onore e per la grandezza della Spagna; vedessero loro di fare altrettanto, o almeno almeno di non guastare il gi

Il canestrajo allora rovesciava le tasche in terra e ne usciva del grano, del pane, del biscotto, che la gallina bezzicava divinamente sotto gli occhi beati dei suoi padroni. Una vedova che abitava vicino al loro uscio e che, dopo la morte d'un suo pappagallo non poteva resistere a tali spettacoli, piangeva come una bambina.