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Va pure ricordata l'opera prestatami dalla gentilissima signorina Mary Ruffier di Courmayeur, nella ricerca e nell'interpretazione di articoli comparsi su riviste anglo-sassoni. Ch'essa riceva un grazie di cuore. =Prime ascensioni compiute da Emilio Rey.= Aiguille Noire de Pétéret m. 3773: Prima ascensione 5 agosto 1877 Punta Giordano dei Jumeaux m. 3876: Prima ascensione 6 settem.1877

Ma egli è così abituato a riposarsi mutando soltanto soggetto di lavoro, che continua a fare come ha fatto prima, quando tra un severo studio storico e l'altro, tra l'assidua frequenza alle sedute del Senato, del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale, ha trovato modo di mandar fuori la traduzione del Libro di Giada, le popolari Conversazioni del Dott. Lorenzo i canti della Odissea della Donna, illustrati da molti suoi disegni; dare a giornali e riviste gran numero di articoli non brevi e tutti coscienziosamente meditati nella sostanza e nella forma; e, quasi per svago, mettersi a tradurre una scelta di poesie della poetessa inglese Elisabetta Barrett Browning, impresa che, per le tante difficolt

Colla morte di Annibale Perrone la scienza ebbe a rimpiangere una forte speranza spenta troppo presto per l'onore della patria. Amici, colleghi, discepoli, corpi scientifici, riviste italiane e straniere ripeterono per un anno l'elogi che segue ai valorosi e benemeriti cittadini; un busto di marmo fu innalzato nel cimitero dov'è sepolto... ma ad altre cose ebbe poi a pensare il mondo.

Non ti curi della lunga schiccherata di collaboratori che sfilano nei programmi delle riviste, bada, nei soli programmi, quasi che tu sapessi essere quello un mezzo di comprare la gloria, tanto per la rivista quanto pel collaboratore Tu non cerchi vedere chi si nasconde sotto la moderna invenzione, lo pseudonimo; sai forse che dietro vi è quasi sempre un nome ignoto, di cui non si deve aver che fare, se lo si lascia tanto comodamente?

E così avviene anche che il critico italiano, specialmente quello d'occasione, non ha sempre ben sciolta la mano, non sa assumere quella spigliata aria discorsiva che rende ordinariamente gli articoli originali delle riviste e dei giornali esteri una specie di vivace conversazione tra scrittore e lettore, dove il lettore ha il piacere di star ad ascoltare e l'altro tutto l'interesse di rendersi parlatore gradito.

Re Ferdinando passava riviste, quando non pregava. Egli era ostinatissimo in ciò che riguardava come suo diritto. Quindi lo si vide tener testa alla Francia ed all'Inghilterra riunite, nel famoso affare del Cagliari, e sbrancar note singolarmente audaci, scritte tutte di suo pugno. Egli era il botolo nella razza canis dei sovrani.

Mai più ell'avrebbe riviste quelle stanze, ove, nel tramonto della sua giovinezza, ella, la donna austera ed irreprensibile, aveva immolato il suo pudore e il suo orgoglio. Domani il quartierino di Guido di Reana sarebbe occupato da ospiti nuovi.

Da Monaco, da Beyreuth, da Vienna, da Weimar, da Berlino, da Francoforte, da Dresda egli le comunicava le sue impressioni, le discorreva delle gallerie viste e riviste, della musica di Wagner, dei ricordi di Goethe, esprimendo il rammarico che una donna così intelligente com'ella era non subisse il fascino dei viaggi.

Non ho io ricordato con ammirazione, nelle mie riviste critiche, parecchie centinaia di romanzi stranieri che appena pubblicati invasero le nostre biblioteche, i nostri gabinetti di lettura, i nostri salotti, le nostre camere da letto, obbligandoci a vegliare le lunghe notti nelle illusioni di un mondo ideale e fantastico?

Uscito da quelle angustie, mi feci via colle lettere. Conobbi e fui noto. Ammesso a lavorare nelle Riviste taluna delle quali mi retribuiva una lira sterlina per ogni pagina scrissi quanto era necessario per equilibrare la modesta rendita colle spese maggiori in Inghilterra che non altrove. I più tra quei lavori di critica letteraria sono compresi in questa edizione, e i lettori possono giudicarne i demeriti o i meriti. A me, pei soggetti direttamente italiani o per le frequenti allusioni alle vere condizioni della nostra terra, furono scala a richiamare l'attenzione degli Inglesi sulla nostra questione nazionale interamente negletta, e preparare il terreno a quell'apostolato deliberatamente politico che avviai in Inghilterra dopo il 1845 e che vi fruttò, credo, gran parte delle attuali tendenze a pro della nostra unit