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Aggiornato: 23 giugno 2025


LECCARDO. bene; ma non me ne ricordo, perché era troppo intricato. DON FLAMINIO. Ricordati bene. LECCARDO. Spedazio..., Pignatazio.... Il nome s'assomigliava al spede o pignato, e però me ne ricordo. DON FLAMINIO. Fosse don Ignazio? LECCARDO. , don Ignazio,... Spedazio. DON FLAMINIO. M'hai ucciso, m'hai morto: le tue parole mi sono spiedi e spade che m'hanno mortalmente trafitto il cuore.

Mi sono vendicato, gli disse Ahmed con voce cupa. Ti abbandono il prigioniero e ricordati che se lo ammazzi te ne sarò grato. Grazie, Ahmed, rispose il beduino. So cosa devo fare di quest'uomo che odio con tutte le forze dell'anima mia. Quattro guerrieri entrarono nel tugul, gettarono una tela sul corpo dell'infelice arabo e lo portarono via. CAPITOLO VI. Lo scièk Abù-el-Nèmr.

132 Il buon ostier, che fu dei diligenti che mai si sien per Francia ricordati, quando tra le nimiche e strane genti l'albergo e' beni suoi s'avea salvati, per servir, quivi, alcuni suoi parenti, a tal servigio pronti, avea chiamati; de' quai non era alcun di parlar oso, vedendo il Saracin muto e pensoso.

Andò a prostrarsi sulla zolla che copriva sua madre, ne ravviò i fiori d'attorno, indi prese congedo. Ora non sarai di tornata fin Dio sa quando! Io sono vecchia: un'altra volta non mi troverai più. Ricordati sempre di me nelle tue orazioni. Io ho girato il mondo, e so che le montagne stanno a posto, ma gli uomini s'incontrano. Ci rivedremo, n'è vero, signor Alpinolo?

Oh Teresa mia! proruppe Guido, vinto da un'emozione sincera. E se la strinse al petto. La Teresa appoggiò un istante la testa sulla spalla di lui; quindi svincolandosi si passò la mano sugli occhi e mormorò con un mesto sorriso: Vedi che i miei occhi non sono asciutti. E i miei? egli disse, reprimendo un singhiozzo. Tentò nuovamente di attirarla a ; ella lo tenne lontano. Addio... Ricordati...

Avverto che in generale la stampa di tutta Italia non si è ingannata sulle cause che generarono i tumulti siciliani. A Roma il Fanfulla, l'Opinione, il Diritto le esposero sommariamente ed esattamente. Vanno poi specialmente ricordati per onest

Sii felice, Tu, povero Peppino, e ricordati di me che ti ho amato tanto e ti ho sempre ispirato gentili sensi di affetto e salde parole di dovere: cresci buono e studioso e fidente nella vita. Perdonami, o R., il mio Tintoretto, il mio Giuliano!... E Tu, Lidia, povero cuore, Tu, gentile mia illusione, ricordami, se puoi, ricordami come si ricorda un fratello. Ma non odiarmi!

Ma Nancy non volle promettere. Nancy! singhiozzò Aldo, ricordati come ci siamo amati! ricordati i giorni sul Lago Maggiore! ricordati quando scrivevi il tuo Libro, e me lo leggevi la sera, colla testa poggiata al mio braccio. Ricorda tutto, Nancy, e promettimi che se la bambina mi dice di restare, lo dirai anche tu! Ma Nancy non volle promettere. Nancy!

Se il nostro Giovanni si comporta male, se sei infelice, se hai bisogno di me, ricordati che il cuore di tuo zio è sempre quello.... di tuo padre! Ma sai che è splendido questo tuo appartamento? E si guardava attorno ammirando le sale e i mobili. Splendido! regale!... Se hai dei dispiaceri parla con me.

Ricordati che il sorriso è raggio d'alba nel crepuscolo della meditazione, che il riso è lume vulgare in una lucerna di terra; l'alba è foriera del giorno sempre: la vile lucerna un o l'altro si spezza. La musica è l'arte gentile, la primigenia figlia del cuore umano, nata col primo amore, col primo dolore. La speranza fu data al cuore dell'uomo, come ai giardini il fiore.

Parola Del Giorno

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