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Aggiornato: 28 giugno 2025
Nell'ombra della sera che cresceva, il suo duro ed energico profilo teutonico si addolciva; e il corpo alto si curvava, quasi preso dalla stanchezza. Ulrich, tu non mi ascolti ripetè Lottchen, con una certa tristezza nella voce. Egli si volse, e sulle sue labbra spuntò un sorriso debole ed indeciso.
Eccomi qui. Forse questo è il loro ritratto. Carina questa col suo profilo greco, con que' capelli pettinati alla Niobe. Forse questa è il ventitre.
Valeria contemplò, pensosa, la snella figura e l'impeccabile profilo del suo futuro genero, che colle mani in tasca e dondolandosi sui fianchi saliva accanto a loro la larga e ripida strada. Ella aveva il cuore greve di ricordi.
Le due finestre a doppia inferriata, coi famosi cassoni, che non ci lasciavano vedere dall'alto che un profilo di Capra Zoppa, diventarono, per noi, delle aperture illimitate che lasciavano entrare aria a volumi.
Quella testina originale, dal profilo abbozzato, dai lineamenti puri, dalla fronte serena, attirava il mio sguardo.
Anche quel povero Ovidio, cavaliere e poeta, veleggiava tristamente verso l'Eusino, e frattanto le belle dame romane, amate e cantate da lui, andavano allegramente a teatro, non cercando più l'elegante profilo del poeta nella precinzione dell'ordine equestre.
Così, ricercato ed elegante in ogni particolare dell'abito, egli poteva ben dirsi un bel giovine; il suo volto piccolo e bruno, dagli occhi incavati e neri, dai lineamenti decisi, dalla fronte lievemente sfuggente sotto una breve capigliatura castana, s'ergeva su l'altissimo colletto bianco, con un'espressione di alterezza cavalleresca e di sottile dispregio, certamente studiati; alto, snello, flessuoso, d'una magrezza nervosa, il suo corpo aveva un profilo squisito, che in nulla tradiva la sua bassa origine, dalla piccolezza feminea delle mani e dei piedi, alla linea sostenuta delle spalle, un po' strette. Egli passò in fretta l'appartamento gi
Rivedevo, in quella bionda e pallida figura, mia madre, mia madre adorata, morta quando io nulla ancora potevo intendere della vita e delle sue tragedie, dei suoi profondi dolori, delle orribili amarezze che vi invecchiano di colpo e vi abbandonano, disfatti, al tedio o alla disperazione. Sì, rivedevo mia madre, in costei. Era il suo profilo puro e dolce, erano i suoi capelli d'oro che io amavo di carezzare, erano i suoi grandi occhi chiari, d'un azzurro grigiastro, pieni di lume e di dolore. E la voce! La voce ch'era rimasta nel mio orecchio da quel tempo della mia infanzia, in cui la udivo suonare melodiosa e pur breve nella triste solitudine della mia casa. Sì, sì: a che varrebbe nasconderlo? Tutto, ora, tutto ricordavo. Ricordavo che un giorno mio padre, silenzioso, mi prese per mano e mi condusse nella camera ove mia madre moriva. Da tanto tempo non m'avevano lasciato vedere mia madre! Come era bianca nel suo letto, come le sue mani sottili tremavano sulla mia testa! Che mi disse? Balbettava parole che io non potetti comprendere. Oh, Dio, Dio! E pure erano le ultime sue! E poi mio padre, che a un punto disse: Basta! con la sua voce cupa, quasi irritata. Mi parve un sogno. E poi tutto finì. Mi trovai solo con mio padre, in un'altra casa, in campagna, molto lontano dalla citt
Era il meriggio, Ma sui verdi sentier dal sol dorati Nell'alme loro v'eran due tramonti. Ei camminava mesto, lentamente. Guardando le pupille dolorose D'azzurro limpido E la purezza del profilo, e spente Quasi sul volto a lei le belle rose. Gli antichi dì parean tornati ancora; Ei credeva sognare un sogno vero. Le foglie tremule Mormoravan su lor come in allora Che Amor li precedeva sul sentiero.
Qui un altro profilo di Nunziata Villari gli saltò agli occhi, e poi ancora Nunziata Villari tutta capigliatura e sorriso... Egli ebbe il tempo di imparare a memoria ogni lineamento di quella strana faccia ardente, prima che il portone di casa si aprisse e i rapidi passi di suo figlio echeggiassero sulla scala.
Parola Del Giorno
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