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Aggiornato: 16 giugno 2025
Ma di ciò non occorre dir altro; che ad entrare nel pro e nel contro della ragion di stato d'allora, si dovrebbe dare ad ognuno la sua parte di torto. Va in quella voce notato che alla corte del marchese Galeotto piacque la fiera risposta, e più assai che ad ogni altro, a Giacomo Pico, il quale intravvedeva nella prossima lotta occasione di gloria.
Un dabben vecchietto, del quale non ci è permesso pubblicare il nome, si reca un giorno dal conte T...., un milionario tenero di cuore e notissimo per le sue largizioni a pro' degli infelici. «Illustre signor Conte, dice il vecchietto colle lacrime agli occhi: com'Ella sa, i giornali hanno aperto una soscrizione in favore di una povera famiglia derelitta.
Sì, ripigliò il duca di Francavilla, a giudizio del mio interlocutore la politica e il desiderio di adoperarsi a pro' del suo simile, sono altrettante afflizioni di spirito. "È vero, mi rispose, ad una certa et
Puote omo avere in sé man vïolenta e ne’ suoi beni; e però nel secondo giron convien che sanza pro si penta qualunque priva sé del vostro mondo, biscazza e fonde la sua facultade, e piange l
Si levarono dalla tavola; don Aquilino fece un sospirone, pensando fra sè che quella cena non gli avrebbe certamente fatto il buon pro; gli altri due scambiarono un'altra occhiata significativa, e s'incamminarono. Il prete veniva loro alle spalle.
Posso prestar fede alle vostre parole, disse Omar, che fremeva di gioia e d'impazienza. A che pro ingannarvi? Non sono in vostra mano? Avete ragione. Voi volete sapere che accadde a Elenka, adunque. Mi dispiace sinceramente, ma devo darvi una brutta notizia.
Uscito da quelle angustie, mi feci via colle lettere. Conobbi e fui noto. Ammesso a lavorare nelle Riviste taluna delle quali mi retribuiva una lira sterlina per ogni pagina scrissi quanto era necessario per equilibrare la modesta rendita colle spese maggiori in Inghilterra che non altrove. I più tra quei lavori di critica letteraria sono compresi in questa edizione, e i lettori possono giudicarne i demeriti o i meriti. A me, pei soggetti direttamente italiani o per le frequenti allusioni alle vere condizioni della nostra terra, furono scala a richiamare l'attenzione degli Inglesi sulla nostra questione nazionale interamente negletta, e preparare il terreno a quell'apostolato deliberatamente politico che avviai in Inghilterra dopo il 1845 e che vi fruttò, credo, gran parte delle attuali tendenze a pro della nostra unit
Ma sotto Arcadia ed Onorio imperadori vediamo che, per legge da loro emanata e registrata nel Codice, libro X, titolo ultimo, fu ragguagliata la libbra d'argento per 5 soldi d'oro. «Iubemus dice quella legge, ut pro argenti summa, quam quis thesauris nostris fuerit illaturus, inferendi auri accipiat facultatem, ita ut pro singulis libris argenti quinque solidos inferat». E perché la libbra pesava 72 soldi per la legge 5, Codice, titolo De susceptoribus del libro X, chiaro consta che 5 soldi d'oro valevano 72 d'argento, che è lo stesso che uno d'oro per 14-2/5 d'argento, ed è quasi la proporzione moderna.
Don Paolo Vannucci (è seduto presso la scrivania, curvo sopra un registro aperto, e scrive. Un lungo silenzio. A un tratto, si lascia scivolare con mal garbo la penna dalle dita) Ih, che inchiostro! Che inchiostro! (Prende l’orciuolo e versa inchiostro nel calamaio. Quindi, stringendo fra le labbra i peli più lunghi dei baffi, borbotta:) Si va male. Male assai! (Guardando il registro) Punti scadenti in grammatica, punti scadenti in geografia, punti scadenti in condotta...: punti scadenti sempre! Fatiche buttate via con queste fanciulle benedette! L’istruzione obbligatoria?... A che pro? A che pro?... Fisime, caro don Paolo, utopie, sogni! La scuola nel villaggio! Uhm! Che sbaglio! Ignoranti vogliono restare, ignoranti! Ed è meglio!... Oh, la santa, beata e comoda ignoranza! Altro che progresso! Diceva bene il celebre Giuseppe Verdi: «Torniamo all’antico!» Gi
Le economie magnificate dal Ministero sovente sonano scherzo amaro levando a mo' di esempio 5 milioni, e dovrebbero essere 10, dalle spese ordinarie, e portandoli nelle straordinarie per sopperire alle garanzie assunte dallo Stato in pro dei concessionarii delle Strade Ferrate. Discorso del Dep. Saracco. Tornata 11 Decembre 1863.
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