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Immaginate dunque come fossero allegri, dopo l'arrivo del duca di Francavilla, i mercoledì della sottoprefettura di Castelnuovo Bedonia. Si ballava, si faceva musica, si giuocava di galanteria, ci si divertiva a quel dio.

Quella sera, ad uno ad uno, spulezzarono tutti i convitati due ore prima del solito. Non si ballava e la partenza anticipata aveva la sua scusa. Ultimo rimase nel salotto il signor duca di Francavilla. Il sottoprefetto, anzi che doversi sorbire cinque minuti di conversazione con lui, in quella circostanza, avrebbe voluto essere dieci palmi sotterra.

L'ombra minacciosa, evocata dal duca di Francavilla, si rizzò davanti agli occhi del povero cavaliere. E la sua nomina a prefetto, la commenda, la dignit

Tutte queste minuzie, che io vi descrivo, non istette ad osservarle partitamente il sottoprefetto di Castelnuovo Bedonia; le colse come a dire in un fascio, e, senza pure volerlo, paragonò quel tipo di maschia bellezza con la faccia dilavata e sciocca del duca di Francavilla.

Ma il duca di Francavilla, o non si accorse del suo misero stato, o non volle fargli grazia; e andatogli incontro, senza far l'atto di stendergli la mano, come il sottoprefetto sperava, lo interrogò con un cenno del capo. Con un cenno uguale il sottoprefetto rispose. Che cos'è questa storia? Ne so quanto Lei. Ma... e i discorsi fatti col signor Prospero?

Mentre queste inezie si dicevano nel crocchio dei buontemponi, il duca di Francavilla, con aria svogliata, sedeva accanto alla tavola rotonda, sfogliando un albo, per la decima, o per la dodicesima volta, e mandando al diavolo Castelnuovo Bedonia, con tutte le sue dipendenze.

, per la signorina Adele e per la contessina Berta, erano dimenticate le altre. Il signor duca di Francavilla pagava nobilmente l'ospitalit

Signore mie, non ho veduto niente di ciò; rispose il duca di Francavilla. Ho trovato delle persone a modo, con le barbe regolari, ed anche col mento raso. Che siano in collera col mondo, mi par di capirlo dal fatto che si son dati alla vita monastica.

Ciò non fu immediatamente dopo la conquista, perchè fino al gennaio 1285, i suoi titoli erano: ammiraglio di Aragona e di Sicilia, signor di Castiglione, Francavilla, Novara, Linguaglossa e Tremestieri. Da un diploma del 25 gennaio 1285, nei Mss. della Biblioteca comunale di Palermo Q. q. G. 1, pag. 147. Bart. de Neocastro, cap. 85. Bart. de Neocastro, cap. 86.

Così sapiente come lo vedete, non era punto noioso. Il duca di Francavilla era prima di tutto un bel giovinotto, simpatico, spiritoso, elegante, alla mano, un principe democratico, un felicissimo impasto di gran signore e di buon figliuolo. Ballava, inoltre, come.... In verit