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Lo stemma d'Aragona dimostra che la costruzione del palazzo va attribuita ad un Orsini; infatti molti Orsini entrarono nella famiglia degli Aragona di Napoli. Questo castello fu forse costruito da Giordano Orsini; il nemico di Cesare Borgia, si chiamava de Aragonia, conte di Tagliacozzo.

D'altra parte altri elementi sorgeano a conturbarla. Costanza figliuola di Manfredi, sposa di Pietro re d'Aragona, pretendea, com'erede ultima degli Svevi, la corona di Sicilia e Puglia ; e Pietro salito sul trono lo stesso anno della esaltazione di Niccolò III, ancorchè in picciol reame più magistrato che principe, uom di mente e d'animo grandissimo era. Divisa la Spagna in quel tempo in parecchi stati: alcuno ne teneano i Mori; gli altri, riconquistati da' cristiani, con larghi ordini reggeansi, misti di monarchia, d'ottimati e di popolani, convenienti a liberi uomini, che per la nazionale indipendenza e la religione, mille pericoli avean durato insieme e duravano. Riconoscean lo stesso principe i reami di Aragona e Valenza, e la Catalogna o contea di Barcellona, ma la sovranit

Montaner, cap. 20, vivamente rappresenta che i re di Aragona viveano assai familiari co' loro sudditi, con giustizia ed affabilit

97 Passò in Navarra, ed indi in Aragona, lasciando a chi 'l vedea gran maraviglia. Restò lungi a sinistra Taracona, Biscaglia a destra, ed arrivò in Castiglia. Vide Gallizia e 'l regno d'Ulisbona, poi volse il corso a Cordova e Siviglia; lasciò presso al mar fra campagna citt

Poco scrivon della risposta di Carlo; forse non amando a ripetere ingiurie contro il re di Aragona. Saba Malaspina, cont., pag. 379 a 381, porta una epistola, ch'ei dice breve e non è. Al magnifico uomo Carlo re di Gerusalemme e conte di Provenza, Pietro d'Aragona e di Sicilia re.

Giannone, Istoria civile del regno di Napoli, lib. XI, cap. 1. Bart. de Neocastro, cap. 98. Opere della corte di Roma contro Pietro d'Aragona. Concessione di quel reame a Carlo di Valois. Protestazioni e pratiche di Pietro. Contese di lui con le Corti di Aragona. Lega di que' baroni; grande esercito e armata che apparecchiansi in Francia. Invasione del Rossiglione, poi della Catalogna.

Il re, o la regina; replicò il Fiesco prontamente. Lascio stare il re, a cui pensate Voi, e che per ora, se è re in Aragona, non è altro che un reggente in Castiglia e Leone. Sappia dunque Vostra Eccellenza che i denari del viaggio da Barcellona a Segovia non me li sono spesi troppo male, e del mio tempo ho usato con un certo giudizio. Alle posadas ho discorso con ogni sorte di gente, popolani e signori, e preti e frati, e monache e soldati. C'è un'altra querela in campo, che al re Ferdinando pare assai più grave della vostra, e che per lui certamente è più fiera. Essa era gi

Questa forma di governo finalmente si prova con un atto politico del tempo. Nel trattato fermato in giugno 1286, tra Pietro di Aragona e il re di Tunis, che è pubblicato dal Capmany, Memorias historicas del comercio de Barcelona, tom.

Erano allora i due condottieri maggiori d'Italia, i due che introdussero qualche arte di guerra in lor mestiero: piú ardito Braccio, piú assegnato Sforza, fecero e lasciarono le due famose scuole italiane de' bracceschi e sforzeschi. Nel 1409 il regno di Sicilia erasi di nuovo riunito ad Aragona.

La cosa va per i suoi piedi, essendo proprio della poesia popolare il confondere tempi luoghi nomi persone uffici titoli ecc.; l'osservazione è del PUYMAIGRE, e si legge nel t. Scendon Francia ed Aragona fiere in campo a guerreggiar.