Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 23 maggio 2025


Non la stanchezza che mosse della terra i lenti semi, non il pianto che largo li feconda, non la morte che scioglie e riconduce il mister della vita. Alza la speme, chè a chi vien dietro non è vano il solco di chi prima passò. Migrano a sciami associati gli spiriti, siccome scendon nel freddo tempo in lunga riga gli stornelli a portar salva in più caldo lido del caro stuolo la speranza.

Fra i corni della Grigna apresi e pare Una scena di mare umido il ciel: E l'aria vaporosa Come sul corpo di novella sposa Cinge alla vetta rugiadosa un vel. Scendon le nubi che trasporta il vento, Lasciando un lento strascico regal Che s'imporpora al sole: Si screzia nel color delle viole Il trasparente lembo boreal. Dentro le valli a corsa si allontana E si rintana il carro aspro dei tuon.

Qual gregge, con un lento digradare scendon li olivi a le ricurve prode; in su 'l meriggio la pia selva gode le chiome ne la queta onda specchiare. Son paghi, o amico, i voti miei. Conviene Omero ne' giocondi ozi: non cede pur la sua voce a 'l grande equoreo coro. Quale il Sole per l'alte aure serene, fulgido, lungo i liti Achille incede ne la lorica tutta quanta d'oro.

Mitico serpe candido e rosato cui splendon l'occhi arditi e ingannatori, muove le spire lascive sul prato, poi che dall'arbor l'augei cantori, al muover dell'incanto, in quel fatato cerchio ch'esprimon l'iridi, sui fiori scendon ribelli e vinti ad un più grato gioco tra l'erbe e a più soavi amori. Io vi credea racchiuso il mio tesoro oltre ai serrami astrusi e adamantini.

Langue d’autunno il solitario vespero De l’âtre nebbie fra i cinerei veli; Scendon l’ombre a le verdi solitudini Giù dai lividi cieli. Cadon le foglie, volteggiando aeree Da la fredda portate ala del vento, Quai morti sogni. Erra per l’aure un brivido Come di bacio spento.

Il barone Giselberto, e la figliuola di lui Alberada si eran messi allora allora a mensa. All'annunzio di un pellegrino, entrambi scendon nella corte per riceverlo e menarlo al tinello. Il barone gli scioglieva i sandali per lavargli i piedi, la giovinetta lo confortava di differenti ristori. Goccelino rendeva loro mercè dell'ospitale carit

Affrettati, o Mare!... Tori giganti di vapore, dalle groppe monumentali, scendon li vedi? indolenti verso le tue rive, trainando gli enormi carriaggi delle Costellazioni!... Vengono a dissetarsi alle tue lucide acque, e dondolan le teste informi sotto le divergenti corna di fumo, e grondano dalle froge innumerevoli mondi che brillano. Un prodigio?

Dell'uom barbuto e nero il picciol fiore mitiga i sensi e le parole audaci: scendon spesse carezze e scendon baci che fan rovente il cuore. Quanti anni son passati, Anselmo? venti trent'anni che si viene insiem noi due a goder questo fresco? Se ti senti ancor padrone delle gambe tue, o che importano i venti ed i trent'anni? ognun si aggiusta colle forze sue.

Van per la verde valle e s'inseguono, Salgono il clivo in ordin lento I retti tronchi, la rupe sfidano, Sfidano il vento. Carche di folgori dal ciel le nuvole Scendon, ma i tronchi salgono ancora, Traendo il gracile filo, dell'aquila Alla dimora Il pie' confitto nella vulcanica Roccia, fedeli soldati all'erta, Dell'uom la scossa alma trascinano Per la deserta

Qui, dal tepido mar, dall'alpi algenti, Scendon sul lido alla battaglia atroci Scirocco e Tramontana, e a lor veloci Schieransi intorno i bellici tormenti. Dense le negre nubi e gonfie d'ire In groppa ai venti stendonsi pel campo; Il tuono scoppia inseguitor del lampo, De' mostruosi guerrier folle è l'ardire.

Parola Del Giorno

boraccini

Altri Alla Ricerca