Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 26 maggio 2025


CRICCA. Se avete giudicato Eugenio degno di vostra figlia, sará ancor degno il signor Lelio di Sulpizia sua figlia. GUGLIELMO. Io di ogni vostro contento ne resto contentissimo: ho avuto sempre desio di parentarmi con Pandolfo. CRICCA. Voi con la vostra inopinata venuta sarete cagione di molto contento.

PANDOLFO. Taci or tu: «che Artemisia fosse sposata con mio figliuolo, e Sulpizia con Lelio». VIGNAROLO. Volete voi che io parli o non parli? PANDOLFO. Vo' che parli tanto che crepi! VIGNAROLO. Però tacete voi. PANDOLFO. Ma taci tu, lassa parlare a me. Tu mi promettesti di entrare in casa di Guglielmo e darmi Artemisia per sposa, e poi la desti ad Eugenio.

Però se sarai d'accordo meco e secondarai il mio desiderio, buon per te; ché se mi accorgo che mi fai delle tue, guai a te. CRICCA. Eccomi cosí manigoldo come voi dite, per ubidirvi e pormi ad ogni rischio per amor vostro. PANDOLFO. Ma perché dubito che cosí sia in mio favore come tu diventar uomo da bene, vo' che mi giuri prima. CRICCA. Giuro a....

E voi, signor Pandolfo, abbracciate la pazienza e sposatela!... PANDOLFO. Vi ringrazio che con tante lodi medicate le ferite che piovono sangue. GUGLIELMO. ... E ricordandovi i tradimenti della prima moglie dovereste abborrir la seconda; ché non dican le genti che sète cavallo di dura bocca, ché non avendone domata la prima cercate la seconda.

Persuader a Pandolfo lasciar Artemisia è un giuocare a perdere; e si verrá seco a termini fastidiosi, perché è cosí pazzo che manca poco a trar sassi.

Egli dirá che non è vero, noi diremo di ; al fin, dopo molto contrasto, direte che non gli darete la catena se non vi restituisce i vasi, minacciandolo ancora di accusarlo alla corte. PANDOLFO. E se l'inganno si scoprisse? CRICCA. Riversciaremo la colpa sul vignarolo che ha buone spalle. PANDOLFO. Non mi dispiace il tuo pensiero e son disposto seguirlo.

PANDOLFO. Cricca, io vo' farti consapevole di uno mio secreto: e se le tue manigolderie, che hai usato contro di me fin ora, l'usarai in darmi sodisfazione, ti impadronirai del tuo padrone e mi conoscerai piú amorevole che mai; ché mai piú per l'adietro mi è accaduta una simile occasione. CRICCA. A che bisognan tanti proemi? pare come che ora m'aveste a conoscere.

So bene che non tantosto sarebbe a casa che ve ne pentireste; onde, avendo a pentirvene, sará meglio che non la togliate.... GUGLIELMO. ... Pandolfo mio caro, siate piú tosto ragionevole che ostinato, e non inquietate voi stesso e gli altri con i vostri sproporzionati amori; e se ritornate in voi stesso, conoscerete che la sentenza data da me è in vostro favore e piú a proposito per voi.

ALBUMAZAR. Ma fermatevi, ché mentre sto ragionando con voi ho visto certe linee nella fronte, e mi pare che tutte le stelle siano congiurate a' vostri danni e sono corrucciate e incolerite contro di voi.... PANDOLFO. Oh che dite! son morto! Voi state attonito?

CRICCA. Di che paese è questo vostro mangiapianeti e cacaflussi? GRAMIGNA. Di uno paese di Lamagna detto Leccardia. PANDOLFO. Sa egli quando fa la luna nova? GRAMIGNA. Questa notte sará la luna nova. CRICCA. Che nova? che vecchia? è quella medesima che fu fatta col mondo. PANDOLFO. Quanto abbiamo questo anno di aureo numero?

Parola Del Giorno

conchigliette

Altri Alla Ricerca