United States or Angola ? Vote for the TOP Country of the Week !


L'infelice Rugger per la sua fama don Guottibuossi chiama a , l'abate. Il prete ha stabilito poco innante una risoluzion con Bradamante. Dalla man vescovile ivi serrata, crepi di rabbia, giovane o invecchiata. Piacque il consiglio al buon Ruggero, e tosto andossi all'arcivescovo Turpino.

Certo; replicò Filippo Bertone ma assicurata questa, non hai libera anche la vita contemplativa? Non ti è forse consentito di startene coi tuoi libri, od anche co' tuoi pensieri, a goderti un'ora di pace? E crepi l'avarizia; non è egli vero? soggiunse ironicamente l'Ariberti. Come si vede, Filippo mio, che non sei innamorato!

Che bagolon! disse sottovoce Ezio con quello spirito caustico che era quasi l'aroma del suo carattere. Non vedo nessuno ma vi sento. Stese la mano a donna Vincenzina, dicendo: Grazie, grazie! E riconosciuto alla voce lo zio, gli disse: Crepi l'astrologo! E quando gli dissero che c'era anche Cresti, gli domandò: Come vanno i conigli?

C'era insomma tutta la parte materiale della eleganza aristocratica; e l'aspetto dell'uomo, così ridotto a forme di consuetudine, poteva riuscir tollerabile ai più, e, crepi l'avarizia, parer grazioso a parecchi. Lorenzo Salvani non seppe trattenere un atto di maraviglia, quando vide costui nel suo salottino.

Infine, come furono ai dodici, il padrino del Forniglia disse ridendo: o senta, vogliam far tredici? Facciamo tredici per la buona misura; rispose Bonisconti, mandando il piede di costa alle parole; ma l'avverto che è un brutto numero. Allora, quattordici! Quattordici, e crepi l'avarizia!

Stringi... stritola le ossa, urlava insatanassato il presidente degli assassini, allora chiamati giudici, finchè non crepi fuori della strozza la confessione del suo delitto. Ahimè! che dolori... che martirii sono questi! Sono cristiana... sono battezzata. O morte! morte! Confessate... con...

ARTEMONA. Oggi vi sono stata: e la fante mi la ha fatto parlare, sotto quelle camicie; ed io da lunge mi mossi per ordir la buona tela. Ma costei se n'accorse nel principio: onde mi colse ben, ché è gran ventura ch'io ne sia ritornata senza offesa. Ma ancor, per questo, non aver pensieri; ché, anco che crepi, le vo' trar del capo la bizzarria.

In cotesti tempi uno arguto ingegno paragonò il governo papalino al barbero spossato, cui, per eccitarlo a correre, si raddoppiano le perette finchè non crepi; mirate un po' se questa similitudine potesse accomodarsi ai casi nostri.

Quando si fu vicini alla chiesa parrocchiale, il prevosto nemico politico del maestro apparve, con un sorriso sarcastico, sulla gradinata. Voglio che crepi di bile! pensò il maestro, e volgendosi ai lampionai gridò: Componete il primo anagramma.

PANDOLFO. Taci or tu: «che Artemisia fosse sposata con mio figliuolo, e Sulpizia con Lelio». VIGNAROLO. Volete voi che io parli o non parli? PANDOLFO. Vo' che parli tanto che crepi! VIGNAROLO. Però tacete voi. PANDOLFO. Ma taci tu, lassa parlare a me. Tu mi promettesti di entrare in casa di Guglielmo e darmi Artemisia per sposa, e poi la desti ad Eugenio.