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E il drago sarebbe il nostro buon Lesarini? Così rispondeva la contessa Elena; e il Lesarini, che era per l'appunto il personaggio seduto al fianco della signora, sorrise beatamente, tra i due pizzi grigi, che gli vestivano con aristocratica prolissit

Con ciò Ezio non rinunciava ad ammirare en artiste quel che vi poteva essere di bello e di ammirabile nella galleria della virtù, cioè, per stare al caso suo, sentiva di voler bene a Flora, di cui conosceva oltre a qualche singolare prerogativa fisica, il prezioso valore morale, la linea aristocratica, la spontaneit

L'amico, volendo chiarire a Lorenzo che nella sua aristocratica famiglia l'amore della patria non era merce sconosciuta, gli aveva accennato di Paris Montalto, fratello di suo padre, emigrato la prima volta nel 1833, e morto, durante un nuovo esilio, nel 1846, in Ispagna. Ma Lilla? chi era Lilla?

La sua povera mamma era contraria a l'idea di quel villino civettuolo e costoso; ella abborriva da tutto ciò che potesse attirare l'attenzione; era una aristocratica del sentimento. E in quel villino ove era venuta a malincuore, era poi morta dopo soli due anni, povera cara!.. E ora giaceva seppellita nel cimitero del villaggio ove era nata e cresciuta, lungo la spiaggia Ligure.

E il collegio c'era, bell'e pronto. Un austero convento, celebre come educandato, e dove delle monache aristocratiche insegnavano un monte di belle cose a una falange non meno aristocratica di signorine. Il convento era a Torino, e quella santa regina di Maria Adelaide, quand'era viva, ci andava di frequente. La superiora era una cugina in secondo grado del Principe.

Ella metteva questa parsimonia sul conto della sua fierezza e del suo disdegno pel piccolo mondo alla maschera aristocratica. In quei balli, d'altronde, ella incontrava ciò che ella voleva. Come ella poi si spacciava per malata e perciò non avendo tempo a perdere si decise a presentare quest'anno Vitaliana nel mondo.

Lettrici e lettori, qui la mia storia sarebbe finita; ma perchè non abbiate a dire che io vi ho piantati sul più bello, aggiungerò ancora poche note, a guisa di epilogo. La cerimonia fu fatta nella aristocratica chiesa della Maddalena.

Quanto alle materie, non c'era fortunatamente da stillarsi il cervello. Gli scrittori abbondavano, e tra cattivo e mediocre ognuno ci aveva un sacco e sette sporte da mettere in comune. Ariberti incominciava co' suoi versi d'amore, inspirati dalla figlia del droghiere di Dogliani, ma che, con qualche ritoccatina, potevano tirarsi dal biondo al bruno, passare per roba di più prossima e più aristocratica derivazione. Ferrero dava fuori il suo viaggio in Toscana, col titolo pomposo: Tre mesi sull'Arno. Veramente, non c'era stato che un mese, e nemmeno nella incomoda postura del colosso di Rodi; ma gi

Su questa condizione morale, o piuttosto immorale, di cose s'innestò la parte così detta de' moderati, composta d'uomini che avevano, come Farini, cospirato con noi e s'erano stancati d'una via sulla quale incontravano a ogni passo pericoli e persecuzioni; d'altri ai quali, come ad Azeglio, era ingenita una avversione aristocratica al popolo e alla democrazia e finalmente d'alcuni timidi angusti intelletti immiseriti fra le tradizioni del piccolo Piemonte e incapaci d'afferrare ogni concetto che non avesse perno in un re, in una corte, in un esercito regolare.

Macchiavelli ammesso nella brigata dotta ed aristocratica degli Orti Oricellarii, rimasta poi celebre nella storia, vi contrasse illustri amicizie che gli permisero di arrivare fino a casa Medici.