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Aggiornato: 12 giugno 2025
E gli uni avevano sulla fronte o sul petto segni sanguigni, rotondi, come di ferita, altri come un nastro di sangue intorno al collo, altri altro segno di morte violenta e súbita, e taluna di quelle forme non aveva segno fuorchè d'un lento angoscioso dolore in ogni lineamento del volto; ed erano le più tristi a vedersi. E tutte si guardavano mestamente quasi interrogandosi l'una coll'altra.
Margherita si calò giù pian pianino, prese la nuova Lilì che giaceva ai suoi piedi, le riannodò intorno alla vita un nastro bianco rosso e verde che s'era sciolto e si mise a canticchiare Tre colori, tre colori, ecc., ecc.
Mi venne ad aprire un vecchietto che aveva fra mani un berrettino tondo intorno al quale egli stesso andava cucendo un nastro di felpa.
Sola sola, incerta, oscura, D'un rosso nastro il crin sozzo costretto, Le vie trascorre una strana figura, Guardinga agli atti, agli sguardi, a l'aspetto; Muta, veloce rasenta le mura; La destra invola furtiva nel petto; Sogghigna, ammicca la strada romita, Fermasi, brontola, fugge, è sparita.
Sulla sua piccola persona vi è sempre una cosetta carina e originale, una fibbia, un fermaglio, un nodo di nastro, un gingillo sospeso alla cintura, qualche cosa di luminoso e di vezzoso, talvolta di vezzoso e di abbagliante che attira gli occhi e li respinge.
Nessun vento muoveva il nastro di fumo della mia sigaretta. Pensavo a me stesso con un poco di commiserazione. Madlen?... Chi era Madlen?... Una donna che fra poco sarebbe mia.
Donna senza giudizio! le diceva il marito. Non la volete finire? Non lo sapete che c'è qualche signora che non vien più da voi per non sentir certi discorsi?... E cosa son questi colori sul vestito?... Via subito quel nastro. Oh, rispondeva la contessa Zanze. Voi sareste capace di aver paura anche se vi portassero in tavola un piatto d'indivia mista col radicchio rosso!
Il camerario entra allora novellamente e consegna a Gregorio una lettera capitata in quel punto di Lamagna, riferendogli nel tempo stesso che il castellano della Mole di Adriano stava fuori. Gregorio rompe il nastro della lettera e legge
Poi, ultima vendetta, sospesero, per economia, lo splendido e ricchissimo nastro col sole trapunto all'un dei capi, ch'era stato ordinato apposta per la sua serata, e non le fecero presentare dal servo di scena, altro che un mediocre mazzo di fiori, con un nastruccio scozzese, vecchio e stinto.
E perdeva un po' di tempo nel fermare la veletta nera del cappello, abbottonava pian piano i suoi guanti, si guardava ancora nello specchio, senza vedersi, e macchinalmente cercava se avesse preso tutto, il fazzoletto, il portabiglietti, il bianco ombrello. Quest'ombrello era la sola nota chiara sul nero vestito, sul cappellino nero, sulla giacchetta nera di Maria: un ombrello tutto bianco di merletti e di seta, con un grosso fiocco di nastro giallo e un alto scintillante manico d'argento: sulla candida cupola, nei viali delle quercie e dei platani, il sole faceva piovere i suoi sottilissimi raggi biondi, simili a verginali e luminosi capelli, e la bianca cupola si faceva bionda e sul pallido volto di quella inquieta passeggiatrice un confortante riflesso primaverile scendeva, carezzando i pensosi occhi lionati e la molle linea delle fresche labbra. Maria si avanzava camminando piano e silenziosamente, guardando innanzi a sé, così avidamente che le palpebre talvolta si abbassavano per vincere quella fissit
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