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È permesso di ignorare qualche cosa, a questo mondo; osservò il Lesarini, alzandosi di scatto; ma è obbligo sempre d'istruirsi, per servizio delle belle signore. Si mosse, così dicendo, per discendere in platea. Ah Lesarini! esclamò la signora, mandando a lui la parola e l'accento appassionato, ma l'occhiata furtiva al barone De Wincsel. È doloroso, sapete, questo vostro plurale!

Unico guadagno era per lui quella sapiente mistura di dolce e di amaro che Giselda sapeva ministrargli ogni giorno; verbigrazia, la stretta di mano serbata a lui ultimo nell'ora di commiato, l'occhiatina furtiva negl'intervalli d'una conversazione che lo avesse condotto ad un pelo di prendere il cappello e di andarsene, o un bacio lasciato deporre su quelle sue dita affusolate, in un momento d'oblìo, mentre il discorso era rivolto a tutt'altro.

Circa la mezzanotte una coppia furtiva si avanzava per uno dei vialetti, non illuminati. I due innamorati godevano gli splendori di quella notte, soave come un bel sogno, nell'armonia delle orchestre, nelle grida garrule della folla, nello scintillìo di miriadi di lumi, come se la terra si fosse cosparsa di stelle di fuoco.

Stefano aveva ripetuto la notizia alla lavapiatti, una massiccia montanara del Bellunese, con la quale, di nascosto della siora Placida, egli era in ottimi termini, e colei ne aveva parlato in segreto a uno dei barcaiuoli che godeva di qualche sua preferenza furtiva.

La Gilda chinò il capo, in atto d'obbedienza, e si mosse. Una sua occhiata furtiva al Bardineto voleva dire a lui tutti i dubbi che le passavano per la mente; ma egli non vi badò più che tanto, e la povera ancella se ne andò raumiliata. Per altro, giunta a mezzo della scala, si pentì d'esser discesa.

Il sole era caduto dietro le colline, e la notte, come un gatto grigio, correva furtiva e rapida per le lande. Nancy era gi

Grazie! mormorò l'Ariberti, commosso da quella triste schiettezza. E diede frattanto un'occhiata furtiva a quel giubbone di color tabacco, che gli parve risplendere, appiccato alla parete, più glorioso di uno stinco di santo.

T'inganni, Pio; sono io, Camilla, disse la principessa in tono aspro e nasale fissando il ritratto sul quale la luce oscillante delle candele passava rapida come un'ardente e furtiva carezza. Perchè sei venuta? gli domandò il principe meravigliato e turbato nel vederla. Perchè l'istinto mi diceva che il mio posto era qui accanto a te. E accennando il ritratto aggiunse: Vedi che non avevo torto.

Muta accanto al letto, sognava ebbrezze sconosciute, rapimenti lontani, indefiniti, pur temendo di risvegliare Alberto, guatandolo furtiva. Egli aveva un volto regolarissimo, il profilo nobile e puro; una fossetta nel mento, la barba morbida e fluente, divisa alla nazarena.

Se ella avesse seguiti i passi della fanciulla, ogni qualvolta questa usciva alla mattina per alcune compere o per delle commissioni di clienti, l'avrebbe spesso veduta entrare furtiva in una modesta casa presso il Mercato delle erbe, salire all'ultimo piano dove il marchese Diego Tiani, sotto il nome del suo rivale Gabriele Terzi, stava ad attenderla.