Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 14 giugno 2025
So che né tu a lui servo né egli a te padrone fu mai. A me, sí, bene egli ed io sempre a lui. FESSENIO. Né tu a costui servo né tu a lui padrone fusti giá mai. Io, sí, ben tuo servo; tu, sí, bene mio padrone. Io sol il vero dico; voi amendue mentite. LIDIO femina. Maraviglia non è che tu arrogantemente parli, se anche prosuntuosamente operi.
MASTRO ANTONIO. Mi no voio tante feste, digo. PRUDENZIO. Non me andate, de grazia, tentando de pazienzia; ché, se ci revoltaremo, vi parerá che non è necessario de stare a vociferare qui come un demente. MASTRO ANTONIO. Mentite pur vu; e, se no me paghé, farò... PRUDENZIO. Odite. Non entriamo in su le parole altercatorie. Parlate equamente, e basta. MALFATTO. Sta' a vedere che faremo alle pugna.
L'ostessa della Gaita Zamorana parve molto felice della confidenza che quel gran signore si compiaceva di farle. Perchè aveva capito benissimo di servire un gran signore, che non dissimulava punto il suo essere, e una bella donna sotto mentite spoglie. Quella bella donna era per giunta una gran dama?
A questi patti, signor duca, noi dovremmo in quella vece fare un brindisi al servo di casa Salvani. È il buon Michele che s'è messo a sbaraglio per noi, che è penetrato sotto mentite spoglie nella piazza nemica, ha inchiodati i cannoni che traevano a scaglia su noi, e finalmente ci ha schiuse le porte. Modesto al pari dei veri eroi, egli ha compiuta senza sussiego la più grave bisogna. Chi ha fatto entrare una parola di conforto in monastero? Chi ha origliato i disegni dei tristi, dando per tal guisa il bandolo a voi, e il modo di sgominarli? Chi finalmente ha posto le mani... Ma che dirò io di più? soggiunse, con bella e soprattutto accorta reticenza, il Giuliani. Questi è Michele Garaventa, un povero servitore, che, fatta un'impresa degna d'Ulisse, o d'altro eroe dell'antichit
Mentite... mentite! gridò con energia Adriana, rizzandosi minacciosa dinanzi al marito, che ne sentì sul viso l'alito infiammato. Egli la fissava con degli sguardi atroci, quasi sfidandola. Posso darvene le prove che ebbi da mio padre disse freddamente e che tengo nel cassetto del mio scrittoio, nella camera da letto.
Non m'inganno: vi voglio bene. Egli impallidiva sempre più. Un tremolio gli agitava gli angoli delle labbra. Ve ne scongiuro, Laura, non mentite! Rimanete bella, malvagia, seducente, ma indifferente, ma lontana, ma inafferrabile! Se volete che v'adori, ditemi che non mi amate. Io non vi capisco, voi siete pazzo, Cesare: io so che v'amo. Addio, Laura. Non ve ne andrete, spero. Me ne vado; addio.
Hanno dimenticato gli affanni che turbarono un tempo le loro notti, le lagrime versate, le amarezze d'ogni giorno, le perfidie, gli inganni, le mentite lusinghe e sorridono al mondo ed alla vita. Benefica illusione, ma breve, come ogni bene che è frutto di dolore. Verrò alle vostre serate, disse Clelia alla contessa L'inverno prossimo voi ne darete, non è vero?
Ed io torno a dirvi, becco di un prete, ruggisce il principe vinulento anch'esso ed alzandosi del pari, che voi mentite come un giudeo, perocchè Roberto Guiscardo sposò mia sorella, quando, trovandosi parente di Alberada, l'aveva gi
A quel breve racconto le gote del frate erano infiammate dal dolore, dalla collera, e bagnate di mal rattenuto pianto. Guai a voi se mentite! aveva detto a Vascello. I fulmini di un Dio vendicatore e che il suo ministro invoca su voi vi giungeranno, e quelli dell'umana giustizia non mancheranno, vel giuro, per il carattere di sacerdote.
Voi mentite per la gola, o signore, disse Rosen sollevandosi un poco dalla sedia, questa costoletta è in salsa piccante.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca