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Aggiornato: 4 luglio 2025


E fra questi ultimi va pure con cento altri rimembrato l'allora diciottenne Emilio De-Albertis, il figlio dell'eminente patriotta e pittore di battaglie Sebastiano, che soldato l'anno prima in cavalleria Aosta a Custoza ed ora sergente nella colonna Missori, nella ritirata, col compagno scultore Riccardo Ripamonti, da Mentana a Monterotondo, giovine qual era, subì una lacerazione al polmone che dopo qualche anno lo tradusse al sepolcro.

Egli non capiva, e non capì forse nemmeno più tardi, che se Garibaldi avesse preso Roma, l'Italia avrebbe dovuto proclamare subito la repubblica, essendovi tuttavia immatura per difetto di scienza e di coscienza. Garibaldi a Mentana aveva tagliato il nodo del papato e dell'impero, lasciando alla monarchia costituzionale d'Italia, larva incerta di repubblica, di strapparne i capi tre anni dopo.

Novara, Custoza, Lissa, e forse anche Mentana, nullostante tanta disparit

Si leggono i giornali: Garibaldi è stato ricevuto iniquamente nell'Assemblea: gli si è vietato persino di discorrere: una voce sola ha tuonato in mezzo ai codardi in difesa dell'eroe: è la voce generosa che si elevò da Guernesey in favore dei caduti di Mentana, è la voce che ha agitato le fibre della decrepita Europa, e che ha fatto allibire sui troni i regnanti: è la voce di Victor Hugo; fra tanti cialtroni Garibaldi non poteva esser compreso degnamente che dall'autore dei Miserabili.

È inutile, signori, che io ricordi i pericoli corsi in altre battaglie, nel Tirolo, a Mentana, nei Vosgi, l

La democrazia italiana invece, oltre quello olimpico di Garibaldi, in Mentana rammenter

E Mentana poteva riuscire un secondo Trenta aprile ad onta di tante circostanze a noi sfavorevoli. A Mentana, io ho veduto i mercenari fuggire colle baionette alle reni dai nostri catenacci , senza munizione, fuggire davanti ai nostri giovani militi. A Mentana, per un'ora, i volontari hanno potuto passeggiare padroni del campo di battaglia sopra mucchi di cadaveri nemici. Roma 1849.

Vinto finalmente a Mentana Garibaldi, e datosi alla fuga, i suoi ne seguirono le peste; Roma fu purgata da esterni ed interni agitatori. E quando si fu in grado di ordinare l'arresto di coloro che avevano preso parte morale e materiale nell'apprestare le mine, e nelle ree macchinazioni e conati su Castel Sant'Angelo, i capi principali Francesco Cucchi, Giuseppe Ansiglioni e Giulio Silvestri aveano gi

Ma per noi fu al sommo disastrosa la diserzione sulle ultime ore di moltissimi camerati, in guisa che mentre in principio eravamo a Monterotondo dalle otto alle nove migliaia di militi, ci trovammo il giorno di Mentana poco meglio di quattro mila.

Nelle scaramuccie di Corese e di Mentana i pontifici hanno la peggio: le schiere dei volontari occupano Nerola, Vicovaro, Ferentino, e i loro sforzi si dirigono verso la capitale. Menotti Garibaldi con cinquecento giovani si spinge fino a venti miglia da Roma. Gli zuavi che lo attaccano sono battuti e respinti fino a Montemaggiore, dove si fortificano.

Parola Del Giorno

serafica

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