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Aggiornato: 15 giugno 2025
=18.= Mentre il Teatro attuale esalta la vita interna, la meditazione professorale, la biblioteca, il museo, le lotte monotone della coscienza, le analisi stupide dei sentimenti insomma (cosa e parola immonde) la psicologia, il Teatro di Variet
Marta fu colpita dalla luce straordinaria che brillava negli occhi di sua madre, rivelandole un fondo di ardore che ella non avrebbe mai sospettato; come l'eco di battaglie lontane, di lotte, di pianti, di morti, su cui era passata la grande, la benefica ala del tempo; e sentì di amarla doppiamente; si sentì sua eguale, sua compagna.
Nei giorni che Napoleone ritornò da Mosca, il generale Mallet una mattina evase dal manicomio di Parigi dov'era rinchiuso. Propalò la favola, che l'imperatore era caduto: da un momento all'altro la macchina di quel potente impero dispotico si rifiutò di funzionare. Funzionari e ufficiali s'inchinarono al pazzo, il quale osò dichiarare: «il governo sono io!». Il prefetto della Senna dispose la sala del consiglio, in cui si sarebbe adunato il governo provvisorio di Mallet: un ministro fu tenuto sotto catenacci e serrature; le truppe della guardia aprirono la prigione ai compagni della cospirazione. Quando l'imperatore venne a sapere con quale illimitata potenza era venuto fatto a un pazzo di comandare una mattina sulla capitale a sua posta, esclamò sdegnato: «Un uomo qui è tutto? I giuramenti, le istituzioni non contano nulla?». Era passato da allora un lungo tempo, in cui pareva che la vita parlamentare si sostenesse sulla libera cooperazione del popolo o almeno della classe dominante. Eppure la sostanza di questo stato era rimasta dispotica, il governo si teneva in lotte incessanti con l'umore mutevole della societ
Alla fine di queste lotte violenti con me stessa chiedevo: Che cosa farò? Cessare di amarlo mi pareva impossibile. Il resto era mistero.
In mezzo allo spettacolo di discordie e di lotte intestine che offriva il Cristianesimo, e nella corruzione gi
L'Esteta è pieno di scoramento: Ancora ne li attoniti occhi, reca lo spasimo d'una mortale caduta il terrore d'un incubo improvvisamente scomparso. Sognò lotte e baci, dominazioni e rinuncie, cose belle oltre la Verit
E tuttavia questo mondo esercitava il suo fascino potente sulla sua fantasia; ed il povero giovane subiva lotte crudeli, tentazioni di ribellione, che lo impaurivano. E si metteva più accanito allo studio, per consacrare al più presto con un voto solenne, quella risoluzione che la foga della gioventù faceva ancora vacillare.
Egli è che tutti qui abbiamo imparato, eredi di una esperienza storica maturatasi in lotte secolari gloriose, od ammaestrati dalla nostra stessa esperienza personale, l'importanza ed il pregio della libert
E senz'altro s'avviò a narrarmi le lotte intestine di Sulzena, in cui egli solo teneva testa al presbiterio e al sindaco alleati. Io non gli credevo gran fatto; domandai di Mansueta. Ah, la serva... morta. Ma domenica ventura... Morta quando?
Chi non sa adesso che questi odî e queste lotte tra le famiglie più potenti di un comune hanno sopratutto contribuito alla organizzazione di Fasci che non avevano neppur l'ombra dell'idealit
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