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Aggiornato: 30 giugno 2025
Assai manifesta cosa è, eziandio in ciascun costante uomo, nel mutamento d'uno stato ad un altro alquanto gli uomini vacillare e stare in pendente, s'è il migliore o non è, dello stato nel quale si trova, trapassare ad un altro, o pure in quel dimorarsi. E non è alcun dubbio che, stando l'uomo in pendente, che ogni piccola sospinta il può muovere e farlo piú nell'una parte che nell'altra pendere.
In un altro luogo egli paragona il saggio ad «un povero bruscamente trasportato dal fondo della sua capanna in un palazzo immenso: svegliandosi, il povero cercava inquieto, nelle sale troppo vaste, i miserabili ricordi della sua camera angusta. Dov'erano il focolare e il letto, la tavola, la scodella e lo sgabello? Egli ritrovò, tremolante ancora al suo fianco, l'umile torcia delle antiche veglie; ma la luce di essa non arrivava alle volte altissime, e solo il pilastro più vicino sembrava a quando a quando vacillare nei battimenti delle alette luminose...». La descrizione continua: «Ma a poco a poco i suoi occhi si abituarono alla nuova dimora. Egli percorse le sale innumerevoli, e si compiacque tanto di ciò che la fiaccola rischiarava, quanto di ciò che restava nell'ombra. Da principio egli desiderava che le porte fossero più basse, le scale meno lunghe, le gallerie non tanto profonde che gli sguardi vi si perdessero...». E così via: noi vediamo realmente un uomo che prende possesso di un gran palazzo; non gi
Perchè ridete tanto? mi chiese, con una profonda malinconia nella voce. Non ridete più tanto. È il mio modo di piangere, mormorai. L'ho veduto impallidire, nella notte. Poi la sua mano ha preso la mia e l'ha tenuta un minuto brevissimo: tutta la mia vita è corsa in quella mano e mi sono sentita vacillare. Povera e cara donna, egli soggiunse, pianissimo.
E quanti si tenean da più del volgo impetuoso, non isgannati da sperienza, ritentavan pure la ignobil via delle querele. A Roma si volsero, non ostante le ostili opinioni che la Sicilia avea contro la corte di Roma più che tutto altro popolo cristiano, senza perciò vacillare nella fede di Cristo.
La fanciulla s'abbrancò allo stipite per non vacillare; e rispose, impallidendo: Va bene, glielo dirò. Poscia si fece forza, e uscita rapida in giardino, entrò in casa, risalì nella sua camera.
La giardiniera, vedendola vacillare di nuovo, la sorresse col braccio e cercò di rianimarla con delle buone parole, a cui Flora si sforzò di rispondere per non perdere del tutto una forza di resistenza di cui aveva ora più bisogno di prima. Cieco!
Sentii il suo corpo vacillare, e stramazzare per terra volli soccorrerla volli chiamare non lo feci la vergogna, la paura, il rimorso mi toglievano il senno. Caddi in ginocchio accanto a lei, implorando fra le lagrime il suo perdono." "Avrei io acconsentito alla sua preghiera? Tutta la notte eterna notte! ruminai questo pensiero.
Ma basta con questi sogni. Napoleone manteneva l'Italia in tensione, quando egli prestava ad essi l'orecchio, ed infatti il suo sbarco nella penisola avrebbe fatto vacillare ogni cosa. Egli si sarebbe senza dubbio rivolto all'Italia, se la Francia non gli avesse offerto nessuna prospettiva; ma ciò, di cui i suoi agenti di col
Ella è protesa verso di lui, in un fremito d’aspettazione, simile a una fiamma che si travagli. L’uomo sembra per alcuni attimi vacillare all’orlo del suo segreto. Ma si scrolla e ricusa. Gherardo Ismera. No. Questo è il segreto dell’anima. Voglio ancóra restar solo con lui e col mio dispregio, per prepararmi una solitudine più grande e più libera. De’ miei legami io non ho fatto le mie radici.
Voi, che siete uomo, che siete più forte di me, avreste dovuto darmene l'esempio; e quando avete visto vacillare quel coraggio che io mi ero imposta e che avevo ancor oggi varcando la soglia di questa casa, avreste dovuto sentire compassione di me, non trascinarmi a dire quello che in un momento di incoscienza ho detto.... Loreta! egli esclamò supplichevole perchè ella non continuasse.
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