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Gio. Villani, lib. 7, cap. 61, 62. Queste son le parole, ch'egli mette in bocca a re Carlo. Cron. della cospirazione di Procida, loc. cit. pag. 265. Giach. Malespini, cap. 210. Bart. de Neocastro, cap. 31. Nic. Speciale, lib. 1, cap. 5. Docum. VI. La rivelazione di Messina era accaduta il 28 aprile; il 9 maggio Carlo scrisse questa lettera a Filippo l'Ardito.

Ora dato che cospirazione ci fosse stata, l'esecuzione non era cominciata per confessione stessa del magistrato ordinario che istruì, e del Tribunale militare che giudicò, poichè non venne imputato agli accasati alcuno degli attentati politici previsti dagli articoli 104, 117, 118, 120 e 128 del Codice penale e vi fu il recesso prima che fosse iniziato il procedimento, col manifesto del 3 gennaio.

Quando gli arresti non si possono giustificare e spiegare col pretesto della cospirazione e del relativo processo si afferma dalle competenti autorit

Così un consesso indipendente processò: la legge proferi la sentenza: il suffragio universale la confermò: il popolo applaudì; la storia perpetuò. Chi più avrebbe osato dubitare dell'esistenza di una cospirazione, e della giustizia con cui fu castigata? E Margherita?

Se ne servì mai il suo autore? Mai. Ne fu trovata copia corrispondente presso altri complici? Nessuna. Fu adoperato pei casi di Sicilia? Neppure: De Felice lo lascia a Roma, dove viene sequestrato, dopo ch'era stato arrestato a Palermo. Se il concerto sfuma, non possono restare i mezzi idonei per raggiungere i fini della cospirazione. Quali sono i mezzi idonei e determinati? Le armi e il denaro.

Ebbene, fu nostro pensiero che quel giorno stesso sia destinato al loro supplizio. Così daremo occasione ai framassoni romani di festeggiare degnamente l'anniversario della loro impresa. Ai piedi del patibolo dei loro compagni, potranno rinnovare i giuramenti della cospirazione. E il cardinale pose fine al suo dire con un riso secco e stridente.

Montaner, cap. 61 e 63. Giachetto Malespini, cap. 212. Gio. Villani, lib. 7, cap. 70. Cron. della cospirazione di Procida, pag. 271. Ho scritto secondo il d'Esclot i nomi degli ambasciadori, de' quali alcuno è diverso in altri autori de' citati di sopra.

Ma io non li conosco codesti nemici, gridò Don Diego in tuono commiserevole. Per Dio! non è poi difficile a comprendere, e' mi sembra. Il ministro ha scoverta la cospirazione di cui voi fate parte. Qualcuno dei vostri complici ne ha parlato caricando il delitto sugli altri.

Eppure se i giornali non mentiscono vi sarebbe di cheNon prova questo che il più temuto fautore della cospirazione apprende le notizie dai giornali piuttosto che dal complice? La premura, la diligenza di un altro complice, viene luminosamente dimostrata da questo altro brano di una lettera dello stesso Cipriani a De Felice: «Scrissi a Bosco e non si è neanche degnato di rispondermi.

Esistevano, risultarono del processo questi estremi, che costituiscono la cospirazione? No! L'esame dei documenti, che l'accusa ritenne decisamente compromettenti, esclude il concerto stabilito e conchiuso; e questi documenti vengono rappresentati dalle lettere di Cipriani e di De Felice e dal famoso cifrario.