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Aggiornato: 15 giugno 2025
Durante il secolo XIV questa repubblica municipale fiorì straordinariamente; tutta l'Umbria le fu soggetta; nel 1370 però dovette sottomettersi nuovamente al papa. Cinque anni dopo i cittadini si ribellarono e demolirono la fortezza papale, ma alla fine di quel secolo furono ancora una volta assoggettati; non per questo cessarono le lotte intestine. Le famiglie degli Oddi e dei Baglioni, specialmente quest'ultima, ebbero una parte importante in questi rivolgimenti. Il noto Braccio Fortebraccio, che nel 1416 si fece signore della citt
Dante simboleggia con la sua propria esistenza ciò che rende così maravigliosa la storia della sua patria, l'arte e la scienza producenti i loro più nobili fiori in mezzo alle più spaventose lotte civili. Da questo lato e da tanti altri il Poeta fiorentino è il rappresentante e come l'incarnazione del genio italiano verso la fine del medio evo.
Giuliano, venuto al trono dopo mezzo secolo di Cristianesimo vittorioso, trovava il vizio ed il delitto dominanti nella Corte, le lotte intestine squarcianti la Chiesa ed il Clero, una profonda corruzione in tutte le membra dell’impero cristiano. Egli s’illuse di poter salvare la civilt
La mia vita cambiava; vedevo necessariamente in essa un nuovo indirizzo, nuovi doveri, nuove lotte forse.
In quanto a lui, non desiderava che di poter finalmente combattere, e l'ebbrezza delle prossime lotte lo rendeva dimentico d'ogni altra cosa, perfino del significato doloroso che aveva per la causa italiana quell'avvicinarsi degli Austriaci a Venezia. È vero pur troppo che anche l'eroismo, anche la volutt
Roberto Arconti era figlio del suo secolo e del suo paese. La questione religiosa non aveva mai assorbito il suo spirito; però la sua anima era troppo elevata da appagarsi d'un indifferentismo volgare. Aveva avuto nella sua giovinezza i suoi periodi di lotte, d'ansiet
Buon Dio! esclamò uno voce di donna, e quando finiranno queste lotte mortali fra i bianchi ed i negri?! Mai! rispose qualcuno dal buio.
Sono stati momenti quelli che non si dimenticano, e vedete, io non invidio la vostra gioventù baldanzosa, piena di speranza nell'avvenire, perchè sono contento d'esser vissuto in quei giorni in cui eravamo tutti fratelli, e come si era stati compagni nelle lotte e nelle privazioni si ritornava ad esserlo nella gioia comune.
In conclusione, se la scena m'invitava alle sue lotte, la vita solitaria del libro mi spaventa. Ce ne sono anche troppi, e non so a che cosa potr
Così, tutta notte in treno. Nino combattè le sue lotte e ragionò coll'anima sua. E la brutta faccia della sua coscienza non disse parola, ma sempre lo guardò. ... All'alba, i gigli erano spezzati, e giacevano muti e morti in diafano candore sotto ai suoi piedi. Ma la faccia della sua coscienza era pulita.
Parola Del Giorno
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