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Aggiornato: 10 luglio 2025


E.... vi piace molto, signora, questo passo? Vedo che lo segnaste.... Lo segnai unicamente perchè fui interrotta mentre stavo leggendo, rispose la giovane duchessa. È bellissimo. Certamente. Mi pare.... mi pare che l'amante di questa sciagurata fosse fratello al marito... Fratello... o cugino?..

Male, ti vedrò domani a pranzo. Dimmi piuttosto di Bice: è sembrata anche a te deperita? Bisogna maritarla. L'indomani De Nittis invece di venire al pranzo dalla contessa Ginevra, mandò un biglietto. Bice, che attendeva ansiosamente, leggendo quelle poche righe stentò a frenare le lagrime, il pranzo fu malinconico.

Un col genitor del mio Borsieri Io passeggiava al bosco suburbano, E tu ch'ivi leggendo sedut'eri, Ci vedesti, e gridasti da lontano: «Ecco il volume degli eterni veriCorsi, e il volume presi io da tua mano: Lessi: Evangelio! E «Bacialo! dicesti; Gl'insegnamenti d'un Iddio son questi

Segno che non m'interessa! dichiarò la fanciulla semplicemente. Poi, quasi leggendo dentro il proprio animo, soggiunse: Che cosa voglio? È difficile dire. Qualche cosa che non sia troppo comune, troppo volgare, perchè mi sembra di meritar più che le altre. La signora Carlotta che stava per andarsene, trovò opportuno fermarsi per dare segno della sua disapprovazione.

Facevo queste riflessioni leggendo interpolatamente i due volumi annunciati, uno francese e l'altro italiano; e mentre non mi sembrava ambizioso il titolo del volume del Rod, avrei desiderato meno dimesso quello del volume del giovane professore Lesca, quantunque corrisponda benissimo alla natura degli scritti in esso raccolti, anzi appunto per questo.

Verso mezzogiorno, passando per una stradina solitaria, vidi scritto sul muro d'una casa, accanto a un'iscrizione romana: Casa de huespedes. Almuerzos y comidas; e leggendo, sentii lo stimolo, come dice il Giusti, di bassa fame, che deliberai di saziarla in quel qualunque bugigattolo al quale m'ero abbattuto. Infilai una porticina, mi trovai in un patio.

Lazzari, sentone, con gli occhiali che gli aveva prestato l'amico Scannatopi e che gli davano l'aria di una vecchia in collera, si dava furiosamente alla lettura, leggendo cento, centocinquanta pagine di un fiato, lasciandosi magari sorprendere dalla seconda ronda col libro in mano. Dove siamo adesso stiamo assai meglio che nella quinta camerata.

Adorava Paolo e Virginia, ma avrebbe voluto un Paolo ancor più innamorato e una Virginia più eroica. Del Dante non leggeva più che il Canto V. L'aveva tanto letto, che lo sapeva tutto a memoria, ma preferiva rileggerlo, parendole allora di assistere alla scena del grande peccato. Ed essa stessa credeva di peccare, leggendo quelle pagine immortali; e al verso La bocca mi baciò tutta tremante

Però, quella lettura tornando ad esercizio della sua meditata eloquenza, era naturale che volesse afferrar l'occasione, leggendo caldo caldo il suo discorso all'amico. Ma gli era proprio un discorso? Più conveniente sarebbe il chiamarlo discorsa. Questo era un colpo maestro, e il marchese Antoniotto se ne teneva.

Venuto l’inverno la famiglia raccolta passava le sere nel salotto, ciarlando, giuocando alle carte e leggendo, la bambina dormiva tranquillamente nella sua cunetta di vimini, perchè la madre voleva tenersela sotto gli occhi fino all’ora di andare a letto, e allora se la portava in braccio, nella stanza, e la metteva nel suo letticino senza svegliarla.

Parola Del Giorno

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