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L'Istituto, l'Accademia, l'Osservatorio, l'Universit

Camminarono presto, in silenzio, portando il peso della muta ironia balenante negli occhi di quelli che li incontravano o si fermavano a guardarli. Loredana non interrogò; andavano, chiusi nel loro pensiero tempestoso, in preda a mille dubbii; salirono il ponte di ferro, gettarono una occhiata al Canalazzo verdastro con chiazze gialle, oltrepassarono l'Accademia, e ad un tratto Adolfo disse: Entriamo qui. Non ci sar

«Mentre io vedo con piacere in questo fatto la riparazione di un torto, che più offendeva l'Accademia, che la sua persona ho fiducia, che V. S. C. vorr

Ma l'Accademia filarmonica non permise che il Mariani si partisse da quella citt

A Malaga avevo un amico, andai a cercarlo, passammo la giornata insieme. Da lui ebbi una curiosa notizia. A Malaga è un'Accademia letteraria composta di più di ottocento soci, nella quale si celebrano gli anniversarii di tutti i grandi scrittori e si fa due volte la settimana una lettura pubblica sur un argomento di scienza o di letteratura. Quella sera stessa vi si doveva celebrare una festa solenne. Alcuni mesi prima l'Accademia aveva stabilito il premio di tre bei fiori d'oro, smaltati di varii colori, per i tre poeti che componessero la miglior ode al progresso, la miglior romanza sulla riconquista di Malaga, la miglior satira contro uno dei vizii più comuni della moderna societ

Genova 22 settembre 1859Il signore Capponi rispondeva: «Mio riverito signore. L'Accademia della Crusca, che vi elesse suo corrispondente negli ultimi giorni del marzo 1849, reputò sempre legale, e definitiva la elezione, che allora essa fece con pieni suffragi, mai cessava di onorarsene; sebbene i tempi togliessero all'Accademia la facolt

Poi discese le scale gesticolando; e si mise a passeggiare per la via con passi concitati, parlando da solo, e dimenando le braccia. Pochi giorni dopo questo avvenimento l'Accademia tenne un'adunanza a porte chiuse, nella quale il dottore Z fece delle comunicazioni intorno ad alcune sue recenti ricerche sulla pazzia.

Il Daudet rimase al broncio. Immaginando, forse, che l'Accademia non avrebbe voluto saperne di lui, scrisse l'Immortel. La satira passò il segno; la freccia rimase spuntata.

Come palazzo regio, le Tuileries erano cosa moderna. Le aveva ideate Caterina de' Medici, che, dopo la morte disgraziata di suo marito in una giostra, non voleva più saperne del palazzo delle Tournelles, e non amava ancora abbastanza il vecchio Louvre, in cui si era ridotta. Enrico IV prosegui l'opera incominciata da Caterina, ma non volle uscire dal Louvre. Maria de' Medici, sua moglie, andò, lui morto, ad abitare nel Lussemburgo, fabbricato da lei sul gusto del palazzo Pitti, suo nido natale. Luigi XIII, il suo figliuol putativo abitarono le Tuileries; solamente, e per poco, Luigi XV, fin tanto che rimase sotto tutela. In quei tempi, la Corte dimorava a Versailles. Alle Tuileries fu impiantata l'Accademia reale di musica; poscia la Commedia francese, e Voltaire ci fu incoronato d'alloro. Fu la rivoluzione (vedete stranezza) che allogò nelle Tuileries i re di Francia, con un decreto dell'Assemblea costituente. È vero bensì che l'intenzione non era di lasciarceli a lungo. Infatti, essa li mandò ben presto alla prigione del Temple e di l

Essi avevano fondata l'Accademia platonica ed erano pieni di ammirazione per il paganesimo; ma Savonarola stesso era un mistico platonico, come lo erano Lorenzo, Pico, Poliziano, Marsilio Ficino e molti altri.