Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 29 giugno 2025
Laonde, elevati gli animi alle più belle speranze, si vinceva in senato, dietro proposizione di Girolamo da Mula, il partito, di scrivere al Mocenigo che penetrasse con tutta l'armata nello stretto, e si portasse a battere immediatamente la stessa Costantinopoli, qualora però fossero stati di tale avviso il legato papale e il capitano di Napoli .
E un altro del 20 giugno 1284, per la nave di un genovese Navarro, citato nel seguito del presente capitolo. Dapprima il principe di Salerno avea affidato l'armata a Guglielmo Alamanno, e Arrigo Girardi. Diploma dato di Nicotra il 27 settembre duodecima Ind. , nel citato registro 1283, A, fog. 59 a t.
Straordinaria fortezza e perseveranza di re Pietro; assedio di Girona. Morìa nel campo francese. Pietro ripiglia le offese. Fazioni di mare. Loria con l'armata siciliana riporta segnalata vittoria su i Francesi. Ritirata di re Filippo, e sua morte. Carlo lo Zoppo mandato prigione in Catalogna. Morte di Pietro. 1282-1285.
Scrisse lo Zon nel suo più volte citato trattato della Zecca Veneta (p. 72): [I[Nel numero di queste monete temporanee, o piuttosto segni, o tessere per l'armata, potrebbe per avventura notarsi uno ]I]zecchino di cuojo[I[ col nome di Francesco Cornaro doge di soli 20 (]I]leggi 24[I[) giorni, nel 1656, simile affatto a quello d'oro di lui, ma di forma distinta e minore, con caratteri che, nella forma dell'E così segnato H, vi grecizzano, ed il quale fino all'anno presente (]I]1847[I[) si possedette dai conti Pompei di Verona colla tradizione che sia moneta battuta pei bisogni della guerra di Candia. Il suo tempo vorrebbe assegnarsi in vicinanza alla vittoria dei Dardanelli del 26 giugno di detto anno, e darebbe maggior probabilit
Per descrivere le vicende di quel sanguinoso e memorabile combattimento, il più glorioso che ebbe a sostenere la Francia dopo la battaglia di Marengo ci vorrebbe un volume. A Solferino l'esercito francese si coprì di gloria. L'armata Sarda secondo gli ordini ricevuti da Vittorio Emanuele doveva portarsi il 24 a Pozzolengo.
Allora anche Lannes investì coll'artiglieria il paese, e mentre inutili sforzi volgea contro l'armata cima da cui gli grandinavano sopra infallibili colpi, Girani co' suoi pochi arditi uscì dalla macchia ove si era appiattato, si arrampicò precipitosamente sul colle e fu sopra alle fortificazioni de' nemici in meno che nol videro.
Cron. della cospirazione di Procida, pag. 272, 273, con l'errore, che Loria fosse l'ammiraglio aragonese, e che Arrighino mostrasse non aver tanti legni da fronteggiare il nemico. Egli avrebbe detto una evidente bugia, essendo di gran lunga più forte l'armata di re Carlo, come si ritrae bene dal capitolo seguente. Saba Malaspina. cont., pag. 381 a 383. Bart. de Neocastro, cap. 46. Gio.
Poichè tutta l'armata si fu congiunta in Como, raccoltisi i Commissarii nel palazzo del Governatore, chiamarono quivi a conferenza il Gonzaga e gli altri principali Capitani per deliberare in pieno consiglio del modo da tenersi nella distribuzione di quell'esercito, onde far seguire un assalto generale contro le forze del Medici, perchè si voleva annichilirlo, o sloggiarlo per lo meno da tutti i luoghi che possedeva. In quell'unione d'uomini periti nell'arte della guerra per essere tutti o condottieri d'armati o sovrintendenti agli eserciti, molti e discordi essere dovevano i pareri in quella bisogna. Varii infatti furono i progetti ed i piani di battaglia che vennero quivi proposti e discussi talora con moderate, ma più spesso con caldissime parole. Coloro che non s'erano trovati mai a giornata campale contro Gian Giacomo, siccome il Commissario spagnuolo e molti de' Capitani di recente venuti in queste terre d'Italia, opinavano che vincere e disperdere quel branco di banditi, di cui esso era capo, fosse facile e certa impresa per tanti e sì agguerriti armigeri, quanti erano quelli che si stavano in allora col
Il generale Cremmer pareva messo a bella posta a noi vicino per scombuiare i disegni del pro' Garibaldi: a Baune attaccando intepestivamente il fuoco e non volendo servirsi dell'aiuto del nostro piccolo esercito aveva dovuto ritirarsi, mettendo i nostri in falsa posizione: ora era la causa vera dell'ultimo disastro di Francia, poiché l'armata di Bourbaki nella disastrosissima sua ritirata avrebbe potuto appoggiarsi a questo paese, invece che di gettarsi in Svizzera.
Stava l'armata ancora al lito moro, miglior vento aspettando, che la porte, quando un navilio giunse a quella riva, che di presi guerrier carco veniva. 30 Portava quei ch'al periglioso ponte, ove alla giostre il campo era sì stretto, pigliato avea l'audace Rodomonte, come più volte io v'ho di sopra detto.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca