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Aggiornato: 1 maggio 2025


Non fu dunque iperbole sconfinata, come a prima vista parrebbe, quella di Manuel Faria, che nella prefazione di un suo libro osò scrivere che ogni fontana del Portogallo è un'Aganippe, ogni monte un Parnaso.

Leggete le ultime settanta pagine, quando si incendia il bosco per opera dell'eroe Mafarka, quando egli sradica trecento piante fortissime dalla foresta per darle alle fiamme. Non sembra più nemmeno un eroe, sembra quasi Orlando innamorato che è diventato Orlando pazzo; ha la forza di una iperbole, ha la forza di un'ubbriachezza; in fondo è un delirio, è un simbolo. L'arsione delle piante è una sfida al vento. È la gioia dell'uragano che balza verde e livido fra gli scogli della notte, la gioia di questo Gazurmah, l'aeroplano che è uomo, l'eroe che è un simbolo, il figlio che è nato dalla monogenesi. Oh! il gran sogno di fendere l'azzurro, di correre sopra gli uomini, di dimenticare le basse contese, le contumelie, le invidie, i rancori, di affermare la dignit

Ora, Ettore Pais è, senza iperbole, un colosso. Il De Sanctis è uomo d'immensa dottrina, d'acume straordinario, d'attivit

Ma nell’epistolario giulianeo si trova un’altra lettera (pagina 596), la quale, invece, è indubbiamente diretta al Basilio cristiano, ma essa è, non meno indubbiamente apocrifa. La goffa presunzione a cui s’ispira questa lettera, che pare scritta da un volgare millantatore, non può attribuirsi a Giuliano di cui conosciamo la spiritosa modestia. Vi si odora tosto il falsario che scrive ad avvenimenti compiuti. Giuliano descrive in questa lettera, con gonfia iperbole, la grandezza della sua potenza, riconosciuta da tutti i popoli della terra, e disprezzata dal solo Basilio. Per punire costui del suo contegno ostile, gli impone di portargli un enorme contributo in danaro, di cui ha bisogno per l’imminente spedizione di Persia, e minaccia la distruzione di Cesarea, nel caso che il vescovo avesse l’audacia di disobbedirgli. Il contenuto e lo stile della lettera basterebbero a dimostrarne il carattere apocrifo. Ma la prova più evidente è data dalla chiusa, nella quale il falsario adopera a sproposito una notizia di Sozomene. Narra costui che Apollinare di Siria, un letterato cristiano, autore di traduzioni bibliche in versi greci, e di operette morali, fatte sullo stampo dei modelli classici, aveva scritto un trattato contro gli errori filosofici professati da Giuliano e dai suoi maestri. Giuliano, dice Sozomene, letto il trattato, avrebbe risposto ai vescovi che glielo avevano mandato con queste tre parole

Alle gioie domestiche di mastro Jacopo avevano preso parte moltissimi, in Arezzo, e si potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della contrada. Mastro Jacopo era universalmente stimato; la sua figliuola era universalmente amata, anzi per dirla con una iperbole tutta nostrana, adorata. Figuratevi che davanti all'uscio di casa erano stati piantati degli alberi inghirlandati di fiori.

E no, Professore! Questa è una iperbole! Una triste iperbole!

Parola Del Giorno

imbrattato

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