Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 13 giugno 2025
I parenti erano quasi tutti o morti o emigrati. Restava nella casa un vecchio infermo, zi’ Mingo, che aveva sposato in seconde nozze la figlia di Sblendore e viveva con lei quasi in miseria. Il vecchio da prima non riconobbe Anna. Egli stava seduto su un’alta sedia ecclesiastica di cui la stoffa rossastra pendeva a brandelli: le sue mani posavano su i braccioli, contorte ed enormi per la mostruosit
E quindi a un tratto, senza che si veda bene il perché, Arduino piú che mai abbandonato, ovvero stanco o infermo, si fa monaco all'abazia di Fruttuaria, dove poi muore addí 29 ottobre 1015. Uno degli uomini piú variamente giudicati nella nostra storia, re legittimo, usurpatore, scomunicato, santo fondator di monasteri; ad ogni modo ultimo italiano che abbia osato por mano alla corona d'Italia.
Molti, anzi infiniti, il Guerrazzi ebbe a patire disagi corporali, nè lo domarono; i perpetui travagli dell'animo alla perfine lo vinsero, ed ei giacque infermo tre anni, quando più quando meno, della trucissima fra tutte le malattie, il tic doloroso del capo. Qui fu che, visitato dal professore Matteucci, a lui che lo confortava a ridursi a più tranquilla vita accettando una cattedra nel pisano Ateneo, egli rispondeva: un giorno avergli sorriso questo concetto; adesso troppe ingiurie essere corse fra il Governo, e lui perchè potesse compiersi senza scapito della reputazione di ambedue: del Governo come quello, che male si sarebbe creduto averlo comprato, suo, come quello, che peggio lo avrebbero reputato venduto. E pure da ciò trasse argomento un gentiluomo cristiano per maculare la fama del Guerrazzi apponendogli per lo appunto il contrario di quanto egli aveva operato; e quando? Quando egli tradito, e oppresso, logorava la sua vita in quinquennale carcere contendente il capo a suprema accusa, circondato da milizie, o piuttosto da belve tedesche! E il sor Filippo Gualterio si vanta, ed è caporale dei moderati. Dio ci scampi da questa razza moderati! Se tali opere persuade loro la temperanza, che cosa possa insegnar loro la scapigliata ferocia io non so davvero. Il signor Matteucci, non curata la tristizia dei tempi, richiesto attestò vero il dire del Guerrazzi, calunnioso il Gualterio. Certo il signor Matteucci va chiaro per la sua molta sagacit
La vittima vera, la sola vittima, la vittima grande era il povero duca di Casalbara! E crebbe a dismisura l'interessamento per lui, e attorno all'illustre infermo fu uno scoppio, un clamore, un'esplosione di patriottismo!
Vedete? coteste delicatezze a me non s'addicono. Per reggere la vita n'ho assai di questo pane e di questa zuppa. Trovate di grazia un poveretto qualche infermo che conosciate più bisognoso; dategli questo piatto, e raccomandategli che preghi per me.
Ma ne vediamo delle altre non meno strazianti, ribattè la ragazza. Alla villa dei signori Icchese, che pure sono dei padroni buoni e generosi, c'è nel casamento dei contadini un vecchio, infermo da molti, molti anni. La mattina, tutti i suoi di casa vanno a lavorare in campagna, e lui rimane solo; non può voltarsi se altri non l'aiuta; deve passare la giornata, otto, dieci ore, sempre nella stessa positura; gli dolgono le ossa fino allo spasimo, gli si lacera la pelle, gli si formano delle piaghe; ma deve rimanere l
43 Questa mia ingratitudine gli diede tanto martìr, ch'al fin dal dolor vinto, e dopo un lungo domandar mercede, infermo cadde, e ne rimase estinto. Per pena ch'al fallir mio si richiede, or gli occhi ho lacrimosi, e il viso tinto del negro fumo: e così avrò in eterno; che nulla redenzione è ne l'inferno.
«Nessuno, al vederci così uniti nell'affetto, nella cura comune d'un caro infermo, che entrambi chiamavamo babbo, nessuno avrebbe sospettato mai che tempesta mi fervesse nell'animo e che abisso ci separasse. «Intanto la malattia del babbo procedeva rapida, inesorabile.
Nulla mi han fatto. Ma io piangevo di tutto. Forse ero infermo, sì; ma inferma era l'anima, non gi
Poveretto.... è vecchio ed infermo. Ebbene, farò io quel che non può far lui. Cioè? Tutte le sere, se voi me lo permettete, verrò a prendervi al magazzeno e vi restituirò nelle sue braccia. Nossignore, nol permetterò. Voi non avete amanti, mi diceste. E non ne avrò mai.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca