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Hai sognato? egli domandò, con una voce strana. No: non sogno mai. E tu? Non ho dormito, io. Allora, tu mi ami di più. Che vergogna per me! E rise, di un bel riso sonoro. Egli non potette neppure sorridere. Ella chiese: Che hai? Ma nello stesso tempo, ancora, pose infantilmente la sua guancia presso quella di Paolo: questa volta, egli si rigettò indietro.

Ma innanzi a tutti davasi da fare quel tale dalla visiera calata, e che, mostrandosi pratico della casa, con vera passione frugava le camere, e pareva scontento a mano a mano che, entrando in una, la trovava deserta, od occupata da tutt'altri che da quelli che cercava. Quando in una galleria vide Venturino, il bel fanciullo della Margherita, che infantilmente trescava con uno sparviero, senza udire o temere il fracassìo che attorno al palazzo succedeva. Col labbro tremante nel più amaro sogghigno, si avventò contro lui quel malvagio, il ghermì, lo fissò quasi volesse sbranarlo cogli occhi; e mentre il meschinello strillava a tutta gola, e chiamava il babbo, la mamma sua, egli lo serrava ferocemente contro al petto, e gli chiedeva con istanza, Dov'è tua madreMa poichè egli non rispondeva se non con urli e lacrime, esso lo minacciava, il percoteva, e senza un istante abbandonarlo, continuava le indagini per ogni camera, per ogni ripostiglio più secreto. Che se non poteva trovare il Pusterla, la Margherita, raccoglieva però le armi, le valigie disposte, tutto ciò che potesse attestare o la presenza di Franciscolo in Milano, o i preparativi di una rivolta: singolarmente fu lieto al trovare la lettera che Matteo Visconti, per mezzo del Pusterla, avea da Verona inviata ai suoi fratelli. Fatti poscia incatenare i servi, gi

Alberto dormiva, coi lineamenti calmi, le guancie soffuse di un roseo colorito, così infantilmente placido e sereno che la barba sembrava uno scherzo intorno al suo volto.

Il tetro annuncio il mar passò di volo, E mi s’infisse in cor come una lama. Ne le notti di febbre insonni e lente Forse ei mi cerca presso il capezzale, E grida fra gli spasimi del male Il mio nome, il mio nome, infantilmente. Oh, s’io potessi corrergli d’accanto; S’io gli posassi la mia pura mano Un sol minuto, su la fronte, piano, Guarirebbe, lo so!... come d’incanto.

E della morte, della morte, assai più. La morte è lontana fece lui. Taci, taci mormorò Grazia forse passiamo innanzi a un altro cimitero. Quasi presa da un vago ma forte terrore, ella si era stretta a lui, infantilmente, poggiandogli la guancia sulla spalla, chiudendo gli occhi.

Lo sposo, gittandosi rapidamente sulla dispettosa, sommove tanto i fiotti, che questi gli nascondono anche gli occhietti semichiusi e trepidanti. Poverino! Egli caccia sotto le mani e solleva su la personcina. Lei, la bellissima, tosse infantilmente, mostra il seno commosso, e sorride spaurata, tra il gocciare dei capegli e delle mani tersissime, giunte in atto di chi ringrazia.

Non rammentava se non il turbamento che le era penetrato nell'animo quando, imbevuti gli occhi di quelle forme e i sensi di quella invincibile pigrizia, aveva richiamato lo sguardo sopra medesima, e si era scorta nuda, tutta nuda, tanto crudelmente nuda, ch'ella non aveva trovato fra le compagne se non la bionda aurea la quale potesse competere con lei d'impudicizia.... Era rimasta sgominata dalla molesta punta di verecondia; i suoi occhi non s'erano più vòlti a guardare in giro, e con una mano aveva nascosto infantilmente un piccolo nèo che le macchiava d'una macchia graziosa il petto, fra i due seni.

Davanti al letto, nell'alcova che non aveva il mio specchio, il mio lavabo, le mie fiale, il mio bagno, mi sentii infantilmente perduto, solo e triste. L'antipatia di quei particolari sarebbe stata così presto vinta, se Laura ci avesse raggiunti! Perchè io l'amava ora, senza il menomo dubbio.

La carrozza in cui essi viaggiavano avrebbe proseguito sino a Venezia, attaccandosi, al treno in partenza da Firenze; ma per la partenza ci voleva un'ora e mezzo. Scendiamo? , , disse lei, levandosi, subito, avida di moto, di luce. Vuoi pranzare, nevvero, cara? chiese lui, trattandola infantilmente. , subito, subito fece ella, attaccandosi al suo braccio, con un'improvvisa disinvoltura.

Il giorno in cui la Teobaldi si decise a varcar la soglia di casa De Carolis quel giorno avverso ad Adolfo Gianella Loredana fu contenta da non trovar parole per esprimersi. Partita appena Clarice, la fanciulla corse nella cameretta dove sua madre stava ricamando la quattordicesima fogliolina in seta verde, e infantilmente si mise a ballare. Ebbene, Lori, che hai? domandò Emma stupita.