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Aggiornato: 1 giugno 2025
Calandro, Fulvia minacciando, è intrato in casa. Egli è matto furioso e forse le fará villania. Ma, se romor in casa sento, al corpo di me, ch'i' salterò drento e difenderò lei o per lei morirò. Amante non sia chi coraggioso non è. FANNIO servo, LIDIO maschio. FANNIO. Vedi lá Lidio o, vogliam dir, Santilla. Non ha fatto niente. Riscambiamo. Togli li tuoi; rendemi li panni miei. LIDIO maschio.
Il furioso accanimento per conservarne il possesso dimostra quanto grande importanza si dava dalle due parti a quella dominante posizione; e tanto più non si arriva a capire perchè nè il Triumvirato, nè il generale in capo dell'esercito l'abbiano trascurata! Ed ora Roma ne pagava il fio.
Attila balza in piedi esterrefatto dall'orribile sogno.... Uldino.... Uldin!... Non hai udito?... Caspita! lo sento ancora! mormora Uldino.... E il terribile Attila, sguainando la spada, corre furioso per la scena e grida verso le quinte: la gelatina!... sto male di voce.... la gelatina dopo l'adagio!
Per un pezzo il cavallo scalpitò sulla soglia, battè col capo contro il legno della porta: ma poi ne sentirono il galoppo furioso e pazzo per la campagna. Domani la campagna sar
Byron vi ha galoppato furioso e furiante dietro un'immagine o una donna; Goldsmith vi ha camminato lentamente suonando l'organetto, col quale si guadagnava le spese del viaggio; Leopardi vi ha pianto senza dubbio; Monti vi ha sparato le proprie rime inesauribili come un fuoco di moschetteria allegro e superbo. Il duca Valentino impadronendosi delle Romagne vi sognò la conquista d'Italia, Vittorio Emanuele la percorse quattro secoli dopo, luminoso nell'apoteosi di quel torbido sogno. Shelley e Guerrazzi vi pensarono entrambi alla stessa Beatrice Cenci; Augusto Lepido e Marcantonio vi si incontrarono per dividersi il mondo; Francesca da Rimini e Galla Placidia vi hanno lasciato colla loro leggenda il canto più bello e il più fino mosaico di ogni tempo; Tasso ed Ariosto vi hanno meditato peregrinando la propria rivalit
Phebo in thessaglia ardente e luminoso Fessi pastor per Daphne e fessi in vano Neptun si fece in un monton lanoso E in un torno iuvenco humile & piano In un cavallo ardito e furioso Mutossi Achille, de sembiante humano Per euridice, Orpheo nel centro scese. E pluto de proserpina se accese
PILASTRINO. Io, finalmente, come fanno loro, esco di me, divento furioso, divento povero e cosí ridiculo. E in tutte queste cose sento dolcezza. E tanto piú, se sono in quelle fiamme, in quei caldi che pare che 'l mondo giri. E talor veggio i cieli aperti tutti, com'un frate santo, e gli angeli suonare. Io canto e ballo.
Sarebbe stato difficile dire s'era più bella nelle ore di calma gioia o in quell'ora d'impeto furioso; certo la donna appariva d'un tratto, dritta sul busto, alta col capo, in tutta la sua forza felina. Gioconda, t'inganni! interruppe Folco. No, non m'inganno. Sento che Ariberto Puppi non mi è stato mai amico.
Per Dio! mormorò Pietro Laner, sbuffando, battendo i piedi furioso. A noi due! Adesso a noi due, signorina Eleonora! Nora non si fece aspettare: piombò in camera rossa, furente. Cosa c'è? Cosa vuoi? Cos'è successo? domandò colla voce bassa, rotta dalla collera. Pietro Laner le afferrò un braccio e se la tirò vicino, addosso, per fissarla bene in faccia. Chi sono quei due? Chi sono quei due?
Perchè, vedete, il cavallo selvaggio, il toro furioso, la tormenta della Pampa, il sole tropicale sono tutte cose pericolose, non c'è dubbio; ma, non è forse peggio, qualche volta, quel mostro che chiamiamo... «il nostro simile?»
Parola Del Giorno
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