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È orribile, orribile, ciò che voi dite! esclamò. Mia figlia.... ! Credete voi che io abbia paura? Mia figlia! Orbene, io non la costringerò a maledirmi! Povera creatura innocente! Io non le farò espiare il mio fallo; ella sar

Scusate se mi lascio trasportare. Sono ancora convinto che sarebbe stato meglio mi si fosse seppellito vivo in un sacco, che non avermi fatto espiare ventinove anni di galera senza che il sovrano abbia trovato un minuto per pronunciare la parola perdono. Perdonate, o signori, a un povero peccatore pentito che ha attraversato tutto questo periodo senza un'ora di punizione!

Quando si fu un po' calmata, e partita la Ghita, il Brinda riprese: Non devi lasciarti vincere dal dolore.... Agatina e Enrico sono stati sempre due coppe d'oro, due buoni cristiani; hanno patito, come hai patito tanto anche tu, figliuola, in questo tempo; hanno espiato e ti hanno fatto espiare il troppo bene che ti volevano... Sarebbe un grande esempio pei genitori che non sanno temperare la loro affezione verso i figliuoli, che li amano troppo ciecamente... Sar

«Parricida!» e per lunga ora nessuno ebbe coraggio di schiudere il labbro. Ricominciava Manfredi: «, non parlare, tu non diresti parola che la coscienza non me l'abbia mille volte ripetuta: presumere che la tua lingua laceri quando mi ha lacerato costei.... Se possono i rimorsi espiare le colpe.... oh! tremendo fu il mio peccato, ma senza pari il rimorso. Correva la notte del 13 decembre, giaceva l'Imperatore ammalato.... io mi sedeva accanto al suo letto.... la clamide e la corona imperiali, posavano sopra una tavola poco discosto da me.... mi assaliva il Demonio; i miei occhi si affissarono su la corona, pensai al potere, pensai alla conquista.... vidi Re vinti, nazioni debellate ai piè del mio trono.... osservai entro i secoli futuri, ed ogni secolo mi svelava il mio nome luminoso di fama.... più mirava i gioielli che l'adornavano, più mi pareva che splendessero.... stesi le mani per afferrarla.... ahi! le rattenni a mezzo l'atto.... quantunque io mi stessi tra Federigo e il diadema, nondimeno la vita dell'Imperatore stava tra me e la corona; mi si intenebrò l'anima, guardai mio padre, dormiva, un lieve alitare accennava la vita.... Togliti, o morte, invocai dal profondo, cotesto avanzo di vita!... Presero ad agitarsi le labbra dell'Imperatore, e a mormorare tra il sonno: Corrado porter

E proverai siccome ella sia proprio una consolazione il vedere che i concittadini nostri ritengono pur tuttavia una gran dose di buon senso, e che eglino accorrono sempre in folla al teatro Carcano, quasi bramosi di espiare con ciò i lunghi traviamenti, pei quali diedero non ha guari tanta materia di scandalo in altro teatro.

Sotto l'impero di questa idea, il giorno stesso del fatale colloquio, ella corse in traccia d'un sacerdote suo conoscente, e inginocchiata nel confessionale gli rivelò la sua passione infelice e il fermo proposito di espiare i suoi errori con una vita d'orazioni, d'astinenze, di sacrifici. Che le dicesse il prete noi non sappiamo; certo si è ch'ella uscì dal tempio più invasata che mai dall'ascetismo e più che mai decisa a prendere il velo. La contessa Zanze, che aveva gi

Sarebbe forse perchè il rimorso non è ruggine che rode alla superficie, ma trivella che fora in dentro? Vi sono dei dolori che sono una maschera; altri che sono un'anima. Per espiare il sospetto di cui aveva vituperata Regina il signor di Linsac si era forse imposto il bazzicare intorno al principe di Lavandall.

Cause profonde: le ereditammo dai padri nostri, s'annidano nelle molecole del nostro sangue, vivono nella memoria di antichi lutti e di offese recenti. Voi dovete espiare le colpe commesse come magistrato. Saprò espiarle degnamente, da gentiluomo. Non basta. Dovete saperle espiare da patriota. E come? Accettando il comando della guardia. Eccovi il brevetto di nomina che vi ho firmato.

Lasciami sola. È tempo. Va a pregare. Il preludio cessa. Il rombo dell’ultimo accordo si prolunga su per i cipressi. Poi si fa alto silenzio. Costanza. D’ogni male mi tengo colpevole, pronta a espiare in ogni modo, e con tutta me e per vita e per morte e oltre; ma dell’infamia che mi apponi sono monda. Vieni, vieni. Te lo dir

Ebbene rispose Maria se la paura di recarvi offesa con un rifiuto, se la simpatia che realmente avevo per voi mi fece commettere una leggerezza, io ve ne chiedo perdono.... Sarei tanto lieta di poter espiare la mia colpa.... E lo potrei se lo voleste... Lasciatemi essere la vostra confidente, la vostra amica.... O Cipriano, che minaccia c'è nei vostri sguardi?