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Aggiornato: 30 aprile 2025
I grandi occhi di Fathma si dilatarono e le sue labbra s'apersero ad un sorriso indefinibile. Ella si avvicinò vieppiù all'arabo, tanto che l'ardente suo alito gli sfiorò il volto. Abd-el-Kerim tese le braccia innanzi come per afferrarla, ma si frenò e senza volerlo fece un passo indietro. Ah! diss'ella, quasi ironicamente, ti dorrebbe il non vedermi più?
Non temere Fathma, rispose lo sceicco cercando di raddolcire il suo aspro accento. Attraversiamo il campo per abbreviare la via. Fathma portò le mani alla benda. Ella si sentiva assalire da sinistre inquietudini e cercava di vedere quanto succedeva a lei d'intorno. Lo sceicco, che non istaccava mai gli occhi da lei, fu pronto ad afferrarla pei polsi. Non muoverti, le disse minacciosamente.
Nel candore del suo peccato, trascinata da quell'impeto di passione che non sente più freno, si alzò, spiccandosi da lui, per andare verso la merlata del torrione, del dolce nido in cui erano raccolti; si affacciò, si spenzolò fuori con la testa e col petto, tanto che Maurizio atterrito si slanciò con le braccia tese per afferrarla.
Indietro! gridò ella risollevandosi. Non toccarmi. Fathma, disse Notis furente, non disprezzarmi oltre, o che io... S'era gettato innanzi per afferrarla, ma si era subito arrestato, sorpreso e quasi spaventato. Il ramo gigantesco che ombreggiava le finestre aveva mandato un legger crepitìo e s'era udita una sorda bestemmia. Chi è l
E il birro cercava di afferrarla per le vegete braccia e attirarla a sè. Lina si alzava tutta infuocata nel volto, lo respingeva, e gli domandava ansiosa: E che cosa ora intendete di fare?
Quell’uomo coraggioso sapeva dirigere con suprema destrezza le più pericolose macchinazioni dei Carbonari; la polizia sentiva una mano potente che la stringeva da ogni parte, ma non poteva afferrarla. Seduto nella vecchia poltrona di cordovano, colla sua pipa di schiuma in bocca, in veste da camera e in pantofole, egli studiava il modo di far traballare il trono dell’imperatore, e ci riusciva, senza perdere la testa nè la libert
La contemplò così per un minuto, due, tre, rattenendo persino il respiro, poi fece silenziosamente alcuni passi innanzi colle braccia tese e le mani aperte come volesse afferrarla, e le labbra sporgenti come cercasse un bacio su quelle palpitanti carni. Fathma, mormorò con un fil di voce e con un tono commosso, supplichevole. L'almea a quella voce trasalì.
La sua voce, il suo aspetto rivelano un tal crollo di tutto l’essere, che la madre ne ha un gran sussulto come d’un altro spavento impreveduto, come d’un altro mostro indistinto che le si drizzi davanti e sia per afferrarla. Costanza. Che è? Mortella. È vero dunque? Costanza. Che cosa? Mortella. Quel che ho pensato contro di te, quel che penso contro di te, quel che tu sembri ora? Costanza.
Giocavano diversamente da quelli che avevo visti a Tangeri. Uno con un colpo del piede buttava la palla a una grande altezza; tutti gli altri facevano ad afferrarla in aria quanto più in su fosse possibile, spiccando in direzione verticale dei salti altissimi, come se si levassero a volo; e chi riusciva ad afferrarla, la buttava in aria alla sua volta.
«Parricida!» e per lunga ora nessuno ebbe coraggio di schiudere il labbro. Ricominciava Manfredi: «Sì, non parlare, tu non diresti parola che la coscienza non me l'abbia mille volte ripetuta: nè presumere che la tua lingua laceri quando mi ha lacerato costei.... Se possono i rimorsi espiare le colpe.... oh! tremendo fu il mio peccato, ma senza pari il rimorso. Correva la notte del 13 decembre, giaceva l'Imperatore ammalato.... io mi sedeva accanto al suo letto.... la clamide e la corona imperiali, posavano sopra una tavola poco discosto da me.... mi assaliva il Demonio; i miei occhi si affissarono su la corona, pensai al potere, pensai alla conquista.... vidi Re vinti, nazioni debellate ai piè del mio trono.... osservai entro i secoli futuri, ed ogni secolo mi svelava il mio nome luminoso di fama.... più mirava i gioielli che l'adornavano, più mi pareva che splendessero.... stesi le mani per afferrarla.... ahi! le rattenni a mezzo l'atto.... quantunque io mi stessi tra Federigo e il diadema, nondimeno la vita dell'Imperatore stava tra me e la corona; mi si intenebrò l'anima, guardai mio padre, dormiva, un lieve alitare accennava la vita.... Togliti, o morte, invocai dal profondo, cotesto avanzo di vita!... Presero ad agitarsi le labbra dell'Imperatore, e a mormorare tra il sonno: Corrado porter
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