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Aggiornato: 22 maggio 2025


Qui si era riprodotto il martirio di S. Erasmo. Il santo era rappresentato appoggiato ad un piedistallo, col ventre sfondato da cui uscivano gli intestini che due carnefici afferravano e giravano attorno a un arcolaio. Il santo non vedeva, non sentiva più nulla, poichè il suo capo morente cadeva a terra. Stava presso di lui un sacerdote di Giove, colla testa inghirlandata, splendidamente vestito, che additava con un gesto di compiacenza la statua del nume, che stava in un angolo, e davanti alla quale ardeva il fuoco del sacrificio. Questo sacerdote pagano non aveva affatto l'aspetto fanatico o diabolico, ma un'aria bonacciona, come volesse dire: «Vedi, Erasmo, amico mio, noi ci prepariamo a strapparti le budella, perchè non hai voluto sacrificare a questo Giove potentissimo; fallo, te ne scongiuro, figlio mio, finchè sei ancora in tempo, e tutto sar

Contro lui si levano i nipoti di Adriano chiamandolo a morte; per ventura, malconcio e rotto della persona, ripara nel convento di santo Erasmo; quinci cauto si parte, e va in Germania i suoi devoti artatamente spargono il grido che privo dai nemici di occhi e di lingua per divina intercessione gli aveva ricuperati.

Nella contrada di S. Erasmo, spopolata e silenziosa anche a di chiaro, non era indizio che abitasse anima viva, e solo ogni mezz'ora si sentiva rimbombare in quella quiete il martello dell'orologio dell'Annunziata.

Fu fatta per incarico della Repubblica di Venezia, che così volle onorare la memoria di uno de' suoi più fedeli condottieri, che fino al 1441 aveva servito la bandiera di S. Marco. Erasmo Gattamelata nacque a Narni. Un altro Narnese diede lustro alla citt

³³⁶ Nel marzo del 1778 eran trasportate nella chiesetta della Madonna del Fiume, ossia delle Grazie, o del Ponte, le teste dei decapitati del serbatoio della piramide nel Piano di S. Erasmo. Villabianca, Diario, in Bibl., v. XXVI, p. 285. ³³⁷ Vedi v. I, p. 20.

L'Olanda presenta una singolare sproporzione tra la forza espansiva della sua vita politica, scientifica, commerciale, e quella della sua vita letteraria. Mentre sotto tutte le altre forme l'opera degli Olandesi traboccò fuori dei confini del paese, sotto la forma letteraria, rimase circoscritta in quei confini. Con una letteratura fecondissima, il che rende il fatto più strano, l'Olanda non ha prodotto, come pur fecero altri piccoli paesi, un sol libro che sia divenuto europeo; quando non si voglia porre fra le opere letterarie quelle dello Spinoza, il solo grande filosofo della sua patria; o considerare come letteratura olandese le dimenticate opere latine di Erasmo di Rotterdam. Eppure se v'è un paese a cui la natura e gli avvenimenti abbiano offerto soggetti atti ad ispirare agl'ingegni qualcuna di quelle opere poetiche che colpiscono l'immaginazione di tutti i popoli, quel paese è l'Olanda. Le meravigliose trasformazioni del suolo, le inondazioni immense, le favolose spedizioni marittime, dovevano generare una poesia originale e potente anche se spogliata delle sue forme native. Perchè ciò non avvenne? Si possono addurre come ragioni l'indole dell'ingegno olandese, che mirando in ogni cosa all'utile, volle troppo spesso piegare anche la letteratura a uno scopo pratico; una tendenza opposta a questa, e forse derivata da questa, a sorvolare troppo al di sopra della natura umana, per non rasentare la terra coi più; una certa naturale circospezione d'ingegno, che diede alla ragione una soverchia prevalenza sulla fantasia; l'amore innato dell'esatto e del finito, che produsse una prolissit

La Fiera dei crasti era sempre un lieto avvenimento pasquale, che dal piano di S. Erasmo con gran piacere del pubblico passava nel piano di S.a Oliva, lunghesso i muri del Firriato di Villafranca, ora compreso tra le due piazze Castelnuovo e Ruggiero Settimo,

Sappi dunque, o figliuolo, d'un pezzo di poesia italiana che ha qualche sorta di cognazione con questo del Bürger. Erasmo di Valvasone, verso la fine del canto terzo del suo poema La caccia, raccomanda a' cacciatori di non uscire mai alla campagna sprovveduti di una messa sentita e dell'aiuto invocato di tutti i santi.

Si vedono molti uomini corpulenti, con larghi visi senza baffi, e la barba intorno al collo, che discorrono senza alzar gli occhi dal tavolino, e senza staccar la mano dal bicchiere. Rarissimamente si scopre in mezzo a tutti quei faccioni, una fisonomia viva ed arguta come quella di Erasmo, che pure molti considerano come il vero tipo olandese, e a me pare che non sia.

Saloncino in casa dell'onorevole Erasmo commendatore Scacchetti, deputato di centro sinistro, rappresentante il collegio di Corpuscoli, nell'Emilia, giovanotto di quarantadue anni, confessati nell'espansione della gioia, il giorno in cui la Sinistra è andata al potere.

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