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Quando egli le si avvicinava, i fantasmi si frapponevano, glie la disputavano, lo afferravano con la loro gelida mano, facevano morire il suo bacio, scioglievano le sue braccia allacciate intorno alla vita di lei. E come più cresceva lo strazio dell'uomo dinanzi alla propria impotenza contro quella persecuzione, più lamentosa si faceva la voce della donna: Andrea, tu non mi ami più!

Su quei due navigli s'imbarcavano i fedeli dell'Almirante e i pentiti seguaci del Porras, facendo vela il 28 giugno 1504, dopo un anno e quattro giorni di forzata inerzia nel villaggio galleggiante sulla spiaggia di Maima. Ancora non si era chetato lo sdegno degli elementi contro il magnanimo nocchiero, che primo aveva osato sfidare i flutti dell'Atlantico; e le correnti fortissime tra la Giamaica e la Spagnuola diedero assai travaglio alle navi, che solo il 13 agosto afferravano il porto di San Domingo. Col livore nell'anima e col sorriso sulle labbra, accolse don Nicola Ovando l'aborrito Colombo; gli profferse ospitalit

A un silenzio lugubre di pochi secondi successero uno scalpiccio, delle bestemmie, delle frasi smozzicate di minacce: afferravano il povero padre, lo strappavano a forza dal corpo della figlia, lo trascinavano fuori dal camerino: anche donna Costanza trascinavan fuori, ma come peso inerte: più fortunata in questo dal fratello, essa era svenuta. La lanterna che teneva uno dei banditi, e rischiarava or qua or l

Chiedetelo al pensiero che ordinava quei moti chiedetelo al grido levato dai primi a insorgere in tutte le terre che afferravano spontanee il concetto di vita chiedetelo al palpito di tutti i cori, al fremito generoso che invase la intera Penisola, quando narrarono i colpi di fucile tratti dalla casa Menotti, all'ardore che fece correre all'armi la gioventù di Bologna quando il vento recò ad essa l'eco del cannone di Modena all'entusiasmo della gioventù parmigiana non avvertita, non coordinata, non commossa dalle congiure alle stampe, ai bandi, ai colori adottati, ai viaggiatori che corsero da un punto all'altro per affratellare le varie contrade, alla bandiera che sventolò tra quei moti. Quella bandiera fu la bandiera italiana quei colori erano i nazionali italiani quelle prime voci erano voci di patria, di fratellanza, di lega italiana quel fremito, quel tumulto, quel moto era il voto dei forti, serbato intatto per quaranta anni di sciagure e di persecuzioni; concentrato allora intorno ad un nome al vecchio nome d'Italia, a quel nome immenso di memorie, di gloria, di solenne sventura, che i secoli di muto servaggio non avevano potuto spegnere, e che mormorato all'orecchio era trapassato di padre in figlio, come il nome del temuto nella lunga cattivit

Qui si era riprodotto il martirio di S. Erasmo. Il santo era rappresentato appoggiato ad un piedistallo, col ventre sfondato da cui uscivano gli intestini che due carnefici afferravano e giravano attorno a un arcolaio. Il santo non vedeva, non sentiva più nulla, poichè il suo capo morente cadeva a terra. Stava presso di lui un sacerdote di Giove, colla testa inghirlandata, splendidamente vestito, che additava con un gesto di compiacenza la statua del nume, che stava in un angolo, e davanti alla quale ardeva il fuoco del sacrificio. Questo sacerdote pagano non aveva affatto l'aspetto fanatico o diabolico, ma un'aria bonacciona, come volesse dire: «Vedi, Erasmo, amico mio, noi ci prepariamo a strapparti le budella, perchè non hai voluto sacrificare a questo Giove potentissimo; fallo, te ne scongiuro, figlio mio, finchè sei ancora in tempo, e tutto sar