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Enrica, disse, rattenendo la sua indignazione, io ti trovo molto cambiata.... Io mi aspettavo un'accoglienza entusiastica, da innamorati: io avevo avuto la debolezza la parola gli sfuggì di credere alle tue promesse: ora mi vedo dinanzi una donna che pare si vergogni di me, arrossisca della nostra passione, abbia distrutto nel cuor suo le memorie del nostro amore....

Il libro è piccolo di mole, ma grande per le memorie che suscita, per le simpatie che inspira, pei ricordi che evoca. Alla narrazione appassionata di Ernesto Pozzi, l'arte ha voluto aggiungere, colla patriottica matita di Sebastiano De Albertis, l'Orazio Vernet della nuova Italia, una nota calda e generosa. La penna, il pennello e la spada si sono stretti in un abbraccio ineffabile. Il volontario di Milazzo, di Mentana e di Digione ha scritto. Il soldato delle Cinque Giornate, della campagna 1848, di Varese, S. Fermo, 1859, e di Bezzecca nel 1866, ha disegnato. Due generazioni si sono alleate per questo volumetto, che a noi, sul tramonto, rammenta un'ora entusiastica della giovinezza perduta, e che ai venturi, pei quali la storia d'Italia sar

Emilio Rey parlava e scriveva correttamente il francese, conosceva l'italiano e il tedesco ed interpretava anche la lingua di Byron. Tuttavia, se la sua parola era calda, forbita, schiettamente entusiastica, e quasi direi spiritosa, il suo scritto era stentato, sebbene conciso; preferiva sempre la piccozza alla penna!

Un mio amico, che ha la passione della politica e vorrebbe infonderla a tutte le persone con cui ne parla, qualche mese fa, ragionando con me della levata di scudi del Senato contro il ministero Giolitti, uscì in questa esclamazione entusiastica: Ormai non c'è in Italia altri giovani all'infuori dei vecchi del Senato!

Pei poeti del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento non fu poco imbarazzo quello in cui li metteva da un lato la venerazione entusiastica ch'erano tentati di tributare alle cose degli antichi allora scoperte, e dall'altro la inconvenienza di ripeterne servilmente le forme estetiche.

Per calmare la vostra sete durante la vostra marcia entusiastica mordetevi fino al sangue le labbra, che vorrebbero ancora pregare, perchè imparino a comandar al Destino schiavo!... Camminate dritto!... Dovete disabituare dalla terra le vostre ginocchia indolenzite poichè ormai non le piegherete più se non per schiacciare i vostri antichi confessori, bizzarri inginocchiatoi!

Donna Livia! esclamò il conte. , donna Livia ed il marchese. Alla nostra vista i corsari lasciarono le loro prede, e si posero sulle difese. Federico si gettò come un fulmine nella barca investita; non perdette un secondo, fece prodigi di valore. Io, benchè meno pronto, lo secondai tosto. Seguì una lotta disperata. Alfine riescimmo a liberare il marchese e sua figlia, perchè anche i servi, incoraggiati dal nostro ajuto, fecero del loro meglio, e si riscossero dall'abbattimento di prima.... Io conoscevo il marchese del Faro sino dalla mia fanciullezza; molte volte per diversi motivi ero andato al suo castello.... Appena fuggiti i corsari, gli sguardi di tutti si portarono su Federico, che era stato il vero eroe di quella avventura. Ci atterrimmo vedendolo coperto di sangue. Aveva ricevuto diverse ferite, e mentre tentava rispondere al marchese ed a donna Livia, che stavano esprimendogli la loro entusiastica riconoscenza, egli svenne. Senza di lui tutto sarebbe stato finito per donna Livia e per il marchese. Questi lo fece trasportare al suo castello, dove gli vennero prodigate mille cure. Per più d'un mese le sue ferite lo obbligarono al letto. Io andava dal castello a Messina, da Messina al castello, ove talvolta mi fermavo anche più giorni di seguito. Ora che vi dirò, signor conte?... Federico guarì; convalescente, passeggiava pel giardino con donna Livia, che aveva molta libert

I precipizi, l'altezza gigantesca dei Pirenei, e tutte le altre magnifiche vedute, rammentarono a Emilia mille interessanti rimembranze; ma questi oggetti d'ammirazione entusiastica, non eccitavano più allora in lei che il dolore ed i dispiaceri. Valancourt intanto era ritornato a Estuvière col cuore tutto pieno di Emilia.

Più di cento produzioni drammatiche che (e dico poco) scesero dalle Alpi in questo breve periodo di tempo a fanatizzare le nostre platee. Per tutte ebbi parole di ammirazione entusiastica; e questa ammirazione, più che un risultato della analisi, era il riflesso delle impressioni immediate. Ma ciò non ha impedito che in ogni mia rassegna teatrale io mi sia permesso di ripetere il sempre applaudito ritornello delle melensaggini e delle mostruosit

Le ultime parole travolgenti di Cesare Sarfatti e la sua entusiastica adesione al Futurismo, producono una violenta agitazione in tutto l'uditorio, gi