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Un tifo famoso, fino alla terza settima; invece di andare all'altro mondo, come sembrava disposto a fare, Giusto aveva cominciato a guarire: in venti giorni eccolo ... in piedi, arzillo... dimagrato, ma appena appena.

Eccolo cresciuto, eccolo alla scuola, ai cari studi, ai baldi propositi; ha inteso dire che il babbo non è ricco, che lavora per vivere, che affatica giocondamente in et

Venendo però ai particolari, eccolo fermarsi sopra i legulei, gli attuarî, i sollecitatori, pei quali gi

Ebbene, eccolo servito, disse, scriva, scriva subito. E prese la penna d'avorio, l'intinse nell'inchiostro, e gliela diede in mano. Poi prendendo il foglio di carta bianca che doveva essere la prima pagina del Libro, dettò: «Caro Inglese. Sposo Aldo Della Rocca, che mi adora». Nancy, tanto china sul foglio che i morbidi capelli sfioravano la carta, scrisse: «Caro Inglese.

Come fosse entrato a far questo maledetto mestiero si spiega coi casi della vita, che sballottano un pover'uomo come le onde un turacciolo di bottiglia. Massimo era figlio del popolo. Sua madre, ortolana del verziere, aveva sempre avuta una banca d'erbaggi in piazza di Santo Stefano, che è come chi dicesse la city delle patate e dei piselli. Scoppiata la guerra, Massimo, che cominciava a provar la voce anche lui sulla bella magiostrina, andò con Garibaldi, fu nel Tirolo, a Bezzecca, si guadagnò due medaglie, poi passò in cavalleria. Ma sempre un po' ortolano d'animo e di maniere, si guastò presto coi superiori, che ne fecero un martire delle idee liberali. Tornato a casa, entrò in una tipografia, s'impiastricciò d'inchiostro, e siccome è detto che per fare il giornalista non è necessario saper scrivere, eccolo giornalista. Non cattivo ragazzo nel fondo, ma un poco frondeur, ebbe il suo quarto d'ora di celebrit

Lo zio Matteo ha sentito la carrozza: guai, farlo aspettare a pranzo! E allegra, saltellante, prendendo il duca a braccetto, lo condusse nel salottino. Eccolo! Eccolo, zio Matteo! Il Cantasirena, sorrise paternamente, ma assai dignitosamente al "caro Giovanni", e mentre gli stringeva la mano, baciò Nora sulla fronte con una cert'aria che pareva dicesse: vi abbraccio idealmente tutti e due.

Ecco il re preso, ed eccolo in Ispagna: ed a quel di Pescara dar si vede, ed a chi mai da lui non si scompagna, a quel del Vasto, le prime corone del campo rotto e del gran re prigione. 54 Rotto a Pavia l'un campo, l'altro ch'era, per dar travaglio a Napoli, in camino, restar si vede, come, se la cera gli manca o l'oglio, resta il lumicino.

Non voleva però attirar sul fratello l'imputazione terribile di questo accanimento ad ucciderlo. Tutto gli era riescito a voglia. Ed ora, eccolo ad aspettare all'Hôtel du Rhin l'ultimo motto del suo destino. Era pronto ancora una volta a lasciarsi uccidere... Il suo cameriere entrò ed annunciò: La signora principessa Maud di Lavandall.

"No, non ci sono scuse, ti voglio ammazzare, proseguì l'altro ridendo. Ed ella, amabile Contessina, come sta? sempre benissimo, sempre lieta, non è vero? Eh questo è il privilegio delle belle e gentili damine: del Conte non domando, eccolo l

Avevo dimenticato la sua esistenza. Oh, ma eccolo l