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Queste parole eran dette in un tono così sommesso che il signor Galli non le poteva capire, ma le indovinava dal moto delle labbra. Devo andare... alla banca. Nora ebbe un lampo: tremò. Se il Galli parlava col Kloss, tutto era perduto!... Ma non avrebbe parlato!... Alla banca! esclamò, con un fremito, con un brivido di orrore, e ancora chiamò il signor Galli vicino, più vicino....

Emilio riprese: Mentre le sostanze di mio padre si assottigliavano, s'accrescevano le vostre... di voi che siete entrata in questa casa povera e nuda come un verme. Voi avete un cassetto ripieno di cartelle del debito pubblico, di azioni della Banca Nazionale, di obbligazioni ferroviarie... Che bugìa! sclamò Marianna, ritrovando il coraggio di rialzare il capo e di riprendere un po' di petulanza.

Vorrei poterle dir subito: la cosa è bella e fatta; ma pur troppo non è così. Pel momento non c'è posto nessuno nella banca; e proporre al signor Bancone di prendere un impiegato di più di quanto strettamente abbisogna è fare una cosa affatto inutile; ma tra qualche tempo è probabile, è sicuro anzi che si far

Dunque Fräulein s'avviò frettolosa alla Banca tedesca-americana e ritirò gli ottanta dollari; e qualche cosa di più, perchè Anne-Marie sarebbe venuta a stare con lei, e per Anne-Marie ci volevano delle cose un po' buone da mangiare: delle minestre col brodo ristretto e dei piatti dolci... Il pensiero dei piatti dolci che darebbe ad Anne-Marie le fece cercare in fretta il fazzoletto, perchè sentiva di dover piangere.

Tutte le stanze comunicavano tra di loro per porte di facciata l'una all'altra; dall'un uscio all'altro, in ogni stanza correva un tramezzo di legno più alto d'un uomo che ci faceva come un corridoio di passaggio, segregando il resto della sala, dove, sottratti alla vista di chi entrasse, stavano secondo lor grado ed ufficio, ciascuno ad una scrivania, i commessi della banca.

Si sbrigò in pochi minuti, distrattamente, delle cose da fare, alla Borsa come alla Banca, e prese la via più lunga per ritornare al fondaco Monghisoni. Fosse anche vero, che colpa ne ha quel povero ragazzo? Ma no, ma no! E il signor Daniele sorrideva. Chi le fa, queste cose, non le dice. D'altra parte, e tornava a rannuvolarsi chi non, le fa, non le inventa.

Ma coloro che frequentano la sua casa sanno che la sua tavola è sempre popolata di amici e che la sua mano mette sempre nella mano dei bisognisti dei biglietti di banca. Una sola volta l'ho veduto seccato di sapersi all'uscio persone che hanno bisogno di dirgli una parola. Stava facendo colazione e questi signori lo avevano fatto smettere sei volte. Alla settima rifiutò di muoversi.

Con un assegno, non è vero? Perchè una somma così forte non si manda mai in una lettera assicurata. ... un assegno... sulla Banca Nazionale. Sulla Banca Nazionale? E ti venne scontato a quest'ora... Sono le nove e mezzo appena e la cassa non si apre prima delle dieci!

Bene, se crepo, fai piacere tu... To' la chiave. Andrai a casa mia, aprirai il cassetto del mio tavolino, troverai un libretto della Banca Popolare. Ci pensi anche alla spilla. Ci sar

Ad un tratto Vanardi e Borgetti, che aspettavano sempre nel salotto della banca, videro aprirsi con impeto l'uscio del gabinetto del signor Bancone ed entrare sollecito con aria di assai premuroso interesse il signor Gustavo Pannini.