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Aggiornato: 12 giugno 2025
E però non debba diminuire la reverenzia; e quando diminuisce, n'offendono me. E però m'è piú grave questa colpa che tucte l'altre, per molte ragioni: ma tre principali te ne dirò. L'una si è perché quello che fanno a loro fanno a me.
E per neuno loro difecto non diminuisce questa auctoritá, né tolle la perfeczione al Sangue né ad alcuno sacramento, perché giá ti dixi che questo Sole per neuna immondizia si lordava, e non perde la luce sua per tenebre di peccato mortale che fusse in colui che 'l ministra o in colui che 'l riceve: però che la colpa sua neuna lesione a' sacramenti della sancta Chiesa può fare, né diminuire la virtú in loro; ma ben diminuisce la grazia, e cresce la colpa in colui che 'l ministra e in colui che 'l riceve indegnamente.
Invitandovi a sostenere, lamentandomi teco delle iniquitá loro, e mostrandoti l'excellenzia de' ministri nella quale Io gli ho posti, e la reverenzia ch'Io richieggo che i secolari abbino a loro, mostrandoti la cagione perché, per loro difetto, non debba diminuire la reverenzia in loro; e quanto m'è spiacevale il contrario.
Unde sente intollerabile dolore quando gli vede dilongare dalla mia bontá; e so' sí grandi queste pene, che ogni altra pena fanno diminuire e venire meno in lei, che niente l'apprezza se non come non fusse egli che ricevesse. Io gli proveggo. Con che?
Il problema maggiore era però, se le mamme avessero o no a versare una minima quota giornaliera per bambino: la contessa Maria avrebbe preferito una beneficenza compiuta, l'altra con intenzioni più moderne sosteneva, che non si dovesse esonerarle anche da tale piccolo sacrificio per non diminuire in esse il gi
Ma l'intendente, che non s'era ancora arricchito quanto sperava con il patrimonio Urbani e non voleva si dicesse, per non nuocere al credito, che non v'erano denari per continuare le case, creò ipoteche su quelle quattro mura appena alte pochi metri dal suolo e tornò dal principe a consigliarlo di diminuire le spese della Stampa.
Quando della creatura cui egli ama di singulare amore, come decto è, egli si vede diminuire il dilecto, la consolazione o conversazioni usate, dove trovava grandissima consolazione, o di molte altre cose, o che vedesse che ella avesse piú conversazioni con altrui che con lui, sente pena; la quale pena el fa intrare a cognoscimento di sé.
Egli l'assicurò che pel momento tanto egli quanto Maria avrebbero vissuto benissimo senza diminuire d'un soldo ciò che la signora Federica riceveva ogni mese; che se in futuro fossero cresciute le gravezze, era sperabile che crescessero anche i profitti; che, in ogni modo, la sua mamma poteva venir sempre ad abitar con loro, e poteva esser certa di trovar la più affettuosa, la più cordiale accoglienza.
Forse fu il premio della costanza: Carlo di Angiò afferra la riva: allorquando il suo coraggio stette al cimento della morte, se qualcheduno gli avesse posto la mano sul cuore, non avrebbe sentito nè accelerare nè diminuire i suoi palpiti; alloraquando scomparsa tutta speranza di esterni sussidii l'anima fu ridotta all'alternativa di abbandonarsi vinta, o di sopravvivere, spiegò tal vigore, di cui ella non si sarebbe reputata capace se la occasione non fosse venuta. Carlo afferra la sponda, perocchè la galera forse di un miglio lontano da terra s'era sommersa tra Capo Linaro e Civitavecchia; ma travagliato, indebolito, in guisa che parve la vita essergli soltanto bastata per non morire nel mare. Il mattino vide quello uomo ambizioso, destinato a rovesciare il trono del gran Federigo, steso senza moto su la sabbia, irrigidito per tutte le membra, stillante acqua dai capelli, e dalle vesti; il più vile lo avrebbe potuto impunemente oltraggiare, il più codardo spegnere; un fiato, per quanto leggerissimo, estinguere quella scintilla vitale, che di per sè stessa guizzava incerta intorno alla sede delle sensazioni. Il sole, distillandogli per le vene il sottile suo fuoco, gli intepidiva il sangue, e richiamava i suoi spiriti all'usato ufficio; si levava a sedere come smemorato, e gittava gli occhi smarriti sul cumulo delle acque. Il cielo rideva sereno, il mare tranquillo, e sì che vedevi galleggiare, testimoni del suo terribile sdegno, tavole, remi, remiganti; pure lieto di un bello azzurro, lentamente scorrevole, come i passi del Signore, invitava con la lusinga del piacere ad affidarsi alla sua immensa superficie: così tenta il peccato! Sopra tutti gli avanzi della tempesta era osservabile Armando, lo sciagurato Maestro: giaceva supino, e quel suo ventre, gi
Le sue apprensioni, le sue superstiziose paure cominciavano a diminuire. Ma le apparizioni egli non le temeva: Ida gli era apparsa e gli aveva sorriso. L'inquietudine, il presentimento ch'egli provava così fortemente, da che derivavano dunque? Un giorno egli usciva dalla biblioteca e vide aperto un uscio che ordinariamente stava chiuso.
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