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El quale Sangue è facto e di tanta perfeczione che, per veruno difecto del ministro, non vi può essere tolto el fructo d'esso Sangue. El legame della caritá è quello che gli lega con vera umilitá, acquistata nel vero cognoscimento di e di me. che vedi che tucti v'ho messi per lavoratori.

Perché la virtú? per maggiore sua vergogna: perché, essendo allato il vizio e la virtú, per la virtú cognosce meglio el difecto, e quanto piú el cognosce, maggiore vergogna n'ha. E per lo difecto suo cognosce meglio la perfeczione della virtú, unde ha maggiore dolore, perché si vede nella vita sua essere stato fuore d'ogni virtú.

Per questo modo fu tolta la marcia del peccato d'Adam, e rimase solo el segno, cioè inchinamento al peccato e ogni difecto corporale. come la margine che rimane quando l'uomo è guarito della piaga, cosí la colpa d'Adam la quale menò marcia mortale.

Non ricorre egli a la contrizione del cuore e al dispiacimento del difecto suo con proponimento di correggersi; anco piglia questo remedio: che non consecrará.

Non che la dignitá del sacerdote, puramente la dignitá, possa crescere per virtú minuire per difecto, come decto t'ho; ma le virtú sonno uno adornamento e una dignitá che dánno a l'anima, oltre a la pura bellezza de l'anima che ella ha dal suo principio quando Io la creai a la imagine e similitudine mia.

El padrone di questa navicella è lo Spirito sancto, che in non manca mai per difecto di veruno subdito religioso che trapassasse l'ordine suo: non può offendere questa navicella, ma offende se medesimo. È vero che, per difecto di colui che tenesse il timone, la fa andare a onde; e questi sonno e' gattivi e miserabili pastori, prelati posti dal padrone di questa navicella.

E tanto male è venuto ne' giardini delle sancte religioni, però che sancte sonno in loro, perché sonno facte e fondate dallo Spirito sancto; e però l'ordine, in , non può essere guasto corrocto per lo difecto del subdito del prelato.

che neuno debba pigliare lo indugio; e se pure per lo difecto suo l'ha preso, non debba lassare infino a l'ultimo di baptezzarsi per speranza nel Sangue. che vedi che questo baptesmo è continuo, dove l'anima si debba baptezzare infino a l'ultimo, per lo modo decto. Questo è in virtú della natura divina infinita, unita con la natura umana finita, la quale natura umana sostenne pena in me.

Dico che ricevono l'arra, ma none il pagamento perché aspectano di riceverlo in me, vita durabile, dove ha vita senza morte, e sazietá senza fastidio, e fame senza pena; perché di lunga è la pena da la fame, però che essi hanno quel che desiderano, e di longa è il fastidio dalla sazietá, perché Io lo' so' cibo di vita senza alcuno difecto.

E, come cieco, non vede che l'errore e il difecto di poi è maggiore che quello di prima, perché fa el popolo idolatro, facendo lo' adorare quella ostia, non consecrata, per lo Corpo e Sangue di Cristo, mio unigenito Figliuolo tucto Dio e tucto Uomo, come Egli è quando è consecrato: ed egli è solamente pane. Or vedi quanta è questa abominazione e quanta è la pazienzia mia che gli sostengo!