United States or Uzbekistan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Quando Ida entrò, Paolo era al cembalo e sonava alla sordina un pezzo di Gluck. Al suo apparire egli si alzò, la salutò con una inflessione di voce che dinotava a un tempo e la famigliarit

Ad onta della sua risoluzione di morire, Ida non morì, e dopo d'aver lottato quanto essa umanamente poteva, ed aver tentato di suicidarsi quando la difesa divenne impossibile essa finalmente cadeva esausta tra le braccia della venduta Susanna, e quasi allo stesso tempo era stretta dagli osceni abbracciamenti del Gesuita.

Si mostra a Suor Angelica dello Spirito Santo e si fa accarezzare i biondi capelli; si lascia tenere tra le braccia da Suor Caterina di Bologna; a Suor Ida da Nivella parla in latino, dicendo: Ida, cor meum et anima mea; si arrampica, in minuscole proporzioni di corpo, su la conocchia di Suor Rosa da Lima, le fa mille scherzi e passeggia con lei presa per mano; va a coricarsi a fianco di Suor Anna di tutti i Santi; fa madrigali con Suor Geltrude da Eisleben.

Siate felice, Ida.... ma pensate qualche volta che vi è uno quaggiù che morrebbe col sorriso sulle labbra se potesse morire per voi.... Paolo, anch'io.... In quel momento l'uscio s'aprì ed il conte entrò nella sala. All'attitudine dei due giovani ebbe una rapida intuizione di ciò che si passava. La sua fronte si corrugò. Paolo, perdendo completamente la testa, fuggì. Ida era esaltata.

E cominciò: Senti un poco, Ida. Tu sai che il signor Rubieri, gi

Paolo, restate ancora un istante, mormorò una voce dietro a lui. Egli tornò, e le si sedette vicino. Ida avrebbe voluto non piangere.... ma nel parlare i singulti le tagliavano la parola. Voglio cantarvi per l'estrema volta la canzone di Weber, proseguì. È il canto d'addio. E con quella voce in cui vi erano delle lagrime, incominciò....

Stette un momento immobile e pensierosa, disse che bastava per quel giorno, salutò Paolo che pareva impietrito, ed uscì. Quando fu solo, prese il posto che Ida aveva lasciato e si nascose la faccia fra le mani. Ida dal canto suo aveva tutto indovinato dalla commozione di Paolo. Per una rivelazione subitanea, aveva al tempo stesso traveduto l'amore e compreso ch'egli l'amava.

Poi si accendeva, si animava, diventava forte come il muggire di una tempesta, combattuta come una lotta del cuore. Il motivo intanto filtrava attraverso. Poi si ritrovava ancora solo e finiva con un'eco ripetuta e morente. Ida la sonava e cantava venti volte al giorno. E come lo faceva!... In quei momenti era tanto bella da non sembrare quasi più una creatura terrena.

Ida ebbe la febbre tutta notte e delirò nel modo il più stravagante; il medico fu chiamato. Si decise ch'era meglio ritardare il matrimonio. Il marchese venne a farle una visita e si mostrò afflittissimo di tale ritardo. Ma ella non volle. Si alzò, disse di star bene.

Con tale prevenzione dell'ospite, non fu difficile a Cantoni d'interessarla alla sua giovine amante; Teresa incaricossi volonterosa di custodire Ida nella convalescenza, e Cantoni, pieno di gratitudine per quella donna, staccossi alfine dal suo tesoro, e corso al suo posto nella Legione, ove lo chiamavano le trombe a raccolta.