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Aggiornato: 27 giugno 2025
Non ha detto Dante in qualche sito che: galeotto fu il libro e chi lo scrisse? Manardi aveva studiato anche lui il suo pezzo di Dante in seconda dell'istituto tecnico, e un proverbio raccomanda di usar prudenza chi ne ha.
Al Commento, contenuto nel Codice laurenziano XC. Sup. 124 si attribuiva maggior credito, poichè vi si notava il figliuolo di Dante averlo trascritto di sua mano, e fin nel secolo decimosesto la dichiarazione di Jacopo fu con diligenza ricercata. Siamo nel settecento, al ravvivamento degli studi danteschi.
I viaggi e le scoperte erano state dell'opere piú abbandonate dagli italiani dopo il secolo di Dante e Marco Polo. I papi erano stati distratti dallo scisma, i veneziani dalle conquiste continentali in Italia, i genovesi da lor discordie e loro in sofferenze e della libertá propria e dell'unione con Milano. I portoghesi ci avean tolto, non che il primato, ogni opera di scoperte.
DANTE. ¿Sabeis porqué? en solo poner mano á mis armas, el temblor de los enemigos es tan grande que luego vereis huir quien por acá y quien por acullá, quien se nasconde y quien muere de temor; y de esta manera jamás ninguno vee lo que yo hago. NARTICOFORO. Dunque, io son nato secundis avibus, ché mai non m'accadde vederlo.
Questo merito riportò Dante del tenero amore avuto alla sua patria! questo merito riportò Dante dell'affanno avuto in voler tôrre via le discordie cittadine! questo merito riportò Dante dell'avere con ogni sollecitudine cercato il bene, la pace e la tranquillitá de' suoi cittadini!
Laurenziano XL. 10=, del 300, scritto a 2 colonne. Comincia il chanto primo de la prima parte, la quale si chiama inferno; nel quale capitolo fa l'autore proemio a tutta l'opera». Finito il Poema, la sottoscrizione: «Qui finisce la chonmedia di dante alleghieri di fiorenza. Finalmente il Commento: «Libro primo.
Della qual cosa tanta ammirazione le giunse, che ruppe il sonno; né guari di tempo passò che il termine debito al suo parto venne, e partorí uno figliuolo, il quale di comune consentimento col padre di lui per nome chiamaron Dante: e meritamente, percioché ottimamente, sí come si vedrá procedendo, seguí al nome l'effetto.
Ma ahimè, il nostro esaltato, a quanto pare, pretendeva talora l'istesso amore di Beatrice, per Dante, il quale, si narra, sia stato più puro di quello degli Angioli,¹ talora l'amore furente della desolata Didone, vittima del tradimento di Enea, e talora finalmente sarebbesi accontentato della via di mezzo, dell'amore della Francesca da Rimini pel suo Paolo, quando s'ebbe il bacio tremante.......»
Un nuovo Dante che volesse abbracciarle, sentirebbe cingersi il petto dalle proprie braccia passate a traverso quei corpi inconsistenti.
La familiar cura trasse Dante alla publica, nella quale tanto l'avvilupparono li vani onori che alli publici ofici congiunti sono, che, senza guardare donde s'era partito e dove andava con abbandonate redine, quasi tutto al governo di quella si diede; e fugli tanto in ciò la fortuna seconda, che niuna legazion s'ascoltava, a niuna si rispondea, niuna legge si fermava, niuna se ne abrogava, niuna pace si faceva, niuna guerra publica s'imprendeva, e brievemente niuna diliberazione, la quale alcuno pondo portasse, si pigliava, s'egli in ciò non dicesse prima la sua sentenzia.
Parola Del Giorno
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