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Aggiornato: 29 giugno 2025
Ci fu quel signore col cappellaccio, che dicevano avesse fatto la barricata con le statue, che mi diede il suo vino. Egli non aveva voglia di bere. Grazie. Non so come si faceva a non crepare. Ci mettevamo i gomiti sullo stomaco per mancanza di posto e tenevamo la mano sulla schiena di quelli davanti per non buttarci addosso le cose brodose.
M'hanno scacciato come un cane, nome d'un Dio!... Come un ladro! Tu non lo sapevi questo, vero?... Fu lei, che ha fatto crepare mio padre di dolore; fu lei, che mi ha avvelenata la vita, che mi ha guastato il sangue, che mi ha strappato il cuore!... La cercavo io?... No. Ero tranquillo, ero felice, ero onesto. Sì; onesto.
Così non poteva infilare quelle dita simili a salsicciotti nei guanti di seta, di camoscio, di capretto, poichè li faceva crepare su tutte le cuciture; invece portava i mezzi guanti di filo nero, quei mezzi guanti borghesi che servono a deformare la mano. Naturalmente miss Geraldina non andava mai al ballo, poichè sarebbe stato buffo, solamente l'immaginare quella massa in giro per un waltzer.
Son pure allegro. CRISAULO. Tu puoi sí crepare, ch'io non ti intendo. PILASTRINO. Quello innamorato, quel nostro amico, mentre che aspettava che gli fosse portato la sua dea, la sera, a letto, per negromanzia, i diavol l'han portato. Ed io l'ho fatto, al forzier de' danari... Oh! co! co! co!... CRISAULO. Oh! Dillo, un tratto. PILASTRINO. ... la barba di stoppa. Fatti in qua. Che son questi?
Bisogna sapere che il giorno innanzi era stato côlto uno sciagurato, il quale aveva avuto l'imperdonabile ardimento di uccidere un lepratto: ed il principe freddamente aveva sentenziato che il delinquente mangiasse quella bestia così cruda, con ossa e pelle e tutto, come dovette fare, e in conseguenza crepare.
Quindici miglia è lungi da Parigi: si vedeva e pareva quasi vicino un miglio il campanil di San Dionigi; ma e' cavai non potean piú far cammino, e non c'è tempo di scusa o litigi, ché bisognava o crepare o mangiare, donde fu forza a un'osteria l'andare. E per far quell'avanzo della strada gagliardemente e giunger con fracasso, a' suoi rozzoni ogni momento biada e fieno e biada fa gettare a basso.
PILASTRINO. Avresti da allegrarti e tenerti felice, che ho provisto robba a bastanza: ch'io ti so dir certo che t'avremmo mangiato al manco mezza cotesta tua giubbessa in su le spalle e da mano e nel petto; che sarebbe com'un presciutto appunto. LISTAGIRO. Oh! co! co! co! Tu mi farai crepare. E la berretta? Non n'hai fatto menzion.
Che dagli apologhi l'uomo giá adulto, ed avvezzato a riconoscere le relazioni tra cose e cose, possa qualche volta ritrarre diletto insieme ed utilitá, non è da negarsi. Ma che il fanciullo debba astenersi dall'invidia per lo spavento d'averne veduta crepare una rana, chi 'l può credere in buona coscienza?
Aloise di Montalto, con la sua svelta persona, ed il viso improntato di nobile alterezza, che ricordava il verso di Dante Biondo era e bello e di gentile aspetto, sarebbe stato l'uomo adatto a temperarle quella mestizia profonda, a farle parere ancor bella la vita, e soprattutto a far crepare di rabbia tutte le rivali sullodate, e di gelosia mista a rimorso tutti i pianeti che s'erano lasciati attrarre nell'orbita di quelle nuove stelle, o comete che fossero.
Ti dedico il mio ultimo si.... ben.... molle.... ......Ah!!!... Fido a Diana 28 dicembre. «Perdona se ieri non son venuto a trovarti. Sai bene; al Natale, in casa Tencalli, tutti imbestialiscono più del solito. Non dubito che tu avrai passata la festa cristianamente. Qui ce ne siam dati da crepare. Da me solo ho dovuto smaltirmi le ossa di due paperi e quelle di Nasella per giunta.
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