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Aggiornato: 11 maggio 2025
Queste terre me le hanno lasciate i miei maggiori; le tengo e le difendo; difendendole, son utile ancora ai Fieschi confinanti con me. Questo è il mio scoglio, e ci fo il mestiere dell'ostrica. Quando mai si è preteso che l'ostrica lasciasse di far l'ostrica, per fare il pesce spada? Gli pareva d'aver vinto, con questo ragionamento, e che nessuno gli potesse rispondere.
Mentre duravano queste pratiche di accomodamento, arrivò dalla Persia in Venezia nel febbraio 1471 Lazaro Quirini, insieme ad un oratore persiano chiamato Mirath , il quale era latore di una lettera del suo re , che annunciava le vittorie da esso riportate sopra varii principi suoi confinanti, e la sua intenzione di muovere contro la Turchia col concorso della veneta armata.
Urbano VIII, capostipite di questa ricca casa, assegnò la commenda al nepote Antonio, nel 1633; da questo tempo i Barberini seppero molto bene seguire l'esempio dei Colonna, poichè per 105 anni l'abbazia rimase nelle loro mani; Antonio accrebbe anche la potenza del cardinale-abate; aggiunse al diritto di giurisdizione baronale anche quello vescovile, che fino ad allora avevano esercitato i vescovi confinanti di Tivoli, Anagni e Palestrina, sui diversi castelli.
Gli estranei, no, perché il principe non può loro comandare che ricevano quelle monete ad altro prezzo che a quello che vorranno essi, mentre non sono suoi sudditi: ed io non discorro qui di monete da spendersi solo in paesi d'altri, come furono i temini sparsi da' cristiani in Turchia, di cui si parlò sopra nel capitolo decimoterzo, perché in quel caso è chiaro che il danno va addosso a quelli; ma parlo delle monete da spendersi nel proprio paese del principe proprio e ne' paesi confinanti.
Io non vedo per l'Italia nostra, né fuori di essa nelle province confinanti, tanta copia di rubini quanta a' tempi d'oggi se ne vede di diamanti; e pure val piú il diamante del rubino, data paritá di grandezza, nettezza e lavoro. Dunque non è la sola raritá che fa valere il diamante. Lo stesso può essere dell'oro.
Ma chi scegliere? Veramente, di proci non si penuriava. Tutti i Re da corona o spodestati, tutti i Principi reali del mondo, sarebbero stati prontissimi ad impalmare una donnina bella quanto il sole, la quale recava in dote il Reame di Scaricabarili, con seicencinquantaquattromila e trecenventun miglio quadrato di superficie e cenventitrè milioni quattrocencinquantaseimila, settecentottantanove abitanti (secondo l'ultimo censimento ufficiale). E i sovrani dei tre Regni confinanti: il monarca d'Introibo, il despota di Exibo e l'autocrate d'Antibo, avevano gi
Appena però furono in Allemagna bandite le peggiori monete e l'altre tassate a minor valuta, che gran copia di queste s'è veduta comparir in Italia, ed in particolare negli Stati veneti, a Brescia, a Verona, nel Friuli ed in altri ancora alla Germania confinanti, di dove a poco a poco negli altri territori vanno spargendosi; e, sebbene due volte sinora sono state proibite dalla pubblica sapienza, non per tanto non ha prevaluto se non per breve tempo l'autoritá del principe alla malizia di chi ne fa profitto privato, mandando in Allemagna ducati ed altre monete a baratto di quelle inferiori.
Ma qui alcuno mi dirá che il grosso dell'entrate e de' campi consiste principalmente ne' grani, e che questi non soggiaciono a questa mutazione di prezzo, perché la mercanzia del formento ha sempre comunicazione coi paesi confinanti; sicché, quando negli Stati esteri vicini il formento val piú oro che non vale nel nostro paese, subito ne concorre parte del nostro in quella parte; il che fa che ancor nel nostro paese cresca il prezzo: onde, siccome l'altre mercanzie forestiere crescono di prezzo al crescere delle monete, cosí crescerá anco il valor de' grani; e però né il patrone, né il contadino averá in questa parte danno dalle monete.
L'altra si è, perché, qualunque siasi la bontá loro, queste picciole monete di bassa lega sono quasi da' principi confinanti bandite e rifiutate, non solo perché forse non contengono il valore per cui si spendono, ma perché gli altri principi anch'essi vogliono godere lo stesso vantaggio nello Stato loro di battere il viglione, o sia moneta minuta, per uso delle loro plebi con loro profitto, e perciò proibiscono il viglione forestiere: onde, o buono o cattivo che sia il viglione, i contratti de' suoi sudditi con gli estranei non si pareggiano per lo piú con altra moneta che con quella d'oro e d'argento.
Considerazione che mi rende sospetta l'asserzione di Plinio, che racconta aver trionfato Tarquinio in veste d'oro; e veramente in questi primi tempi era cosí poco dilatato il commercio tra gli uomini, che quasi ogni provincia viveva da sé, quasi che incognita alle sue confinanti: onde non è maraviglia se Roma e il Lazio erano scarsissimi d'oro e la Toscana ne abbondava, mentre era sí poco il commercio e il traffico fra loro, che potevano gli uni radunar eserciti e portarsi con improvvisa guerra addosso gli altri, innanzi che della mossa o de' fatti loro alcun sentore ne avessero gli oppressi.
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