Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 20 ottobre 2025
"Ferro, laccio e veleno adoperò la vendetta arcana che vigila sul mondo, come altra volta il Tribunale della Santa Vema. Il biscazziere abbandonò la isola continuando le sue truffe pel mondo. Scoperto baro per singolare vicenda che ti narrerò un'altra volta, ai bagni di Homburgo nel tornare a casa gli dettero di un coltello in mezzo al cuore, e gli rubarono il danaro rubato. Ladro di ladro non fa peccato: gana min a gana plur, come diciamo noi altri; solo gli lasciarono le carte, e gliele distesero per supremo scherno intorno del capo a modo di raggiera. La Mezzana, dopo varie vicende di vita, prese a nolo un colosso nato a Como, che un bel giorno la lasciò strangolata nel letto, e con le spoglie della casa sì salvò con la cameriera in America. La giovane peccatrice prese in odio il peccato e il luogo della infamia: si ritrasse in una celletta dove visse poco, e mantenendosi col vendere ora questa ora quell'altra masserizia. Il nostro pietoso Presidente non cessò mai dì visitarla. Se vuoi sapere com'ella s'inducesse a sopportarlo, te lo chiarisco in breve: con la promessa di portarle alcuno oggetto che fosse appartenuto al misero Guglielmo. Egli era troppo buon gentiluomo per mancare alla sua parola: si procurò l'ultima lettera scritta dal defunto alla madre, che non fu spedita perchè macchiata di sangue. Gliela porse il pietoso con sembianza compunta; e l'avvertì a tenerla cara, perchè il cervello del giovane era andato a cascare per lo appunto l
Solo lo spaventò l'idea di quelle carte compromettenti, colle quali spesso Diego l'aveva minacciato... e che ormai sarebbero cadute in potere della giustizia. Che gl'importava del silenzio di Maria e di Adriana, se esistevano quei fatali documenti, che l'avrebbero messo all'indice dalla societ
Quel mese e cinque giorni passati a Milano lo circondavano di gloria, come l'aureola dei Santi, ed egli passava la vita, in un ozio senza riposo, bellimbusto davanti alla farmacia e al caffè, giocatore ammanierato e pieno di mentita sbadataggine al tavolino delle carte, annoiato e contento, sbadigliando e pavoneggiandosi, capace di parlare dall'alto al basso anche col re, se lo avesse incontrato, e lasciando sempre nel discorso una filza di sottintesi che davano a pensare agli ingenui suoi compaesani chi sa quanti romanzi pieni di tragiche e sentimentali vicende... tutte nel giro di quel mese e di quei cinque giorni.
Il giovane rovescia le sue carte, le squaderna, fruga e rifruga, poi guarda titubante l'avversario, il quale, coi gomiti appuntati al tavolino e col mazzo sollevato all'altezza del naso, tira l'orecchio ad una carta ribelle.
V'erano pure altre persone coinvolte in questa parte della causa. Le carte processuali serbano traccia di un nome, scomparso nella relazione, il nome di un certo Curzio Ventura. »Per quanto ho potuto raccogliere, l'uomo così chiamato avrebbe rappresentata una parte principale nel fatto di cui sono accusati Monti e Tognetti. Che è avvenuto di lui? dov'è desso?
La giovane, abbandonata fra le braccia del suo Flopi, cominciò a ridere, lasciandosi trasportare; ma a poco a poco, perchè egli insisteva, si mosse con giusto ritmo; e la signora Teobaldi, che entrava in quel punto con un mazzo di carte per il suo abituale solitario, restò a bocca aperta, vedendo i due amanti che ballavano un valzer in silenzio nella camera penombrosa.
Ci sequestrò carte e matite che avevamo nelle tasche, ci lasciò denari, orologi e anelli e ci fece firmare il verbale, porgendo ad ognuno la penna. Gi
I sottilissimi fili logici, che legavano l'uomo ai pioli del suo egoismo, non valsero a trattenere il gigante che si risvegliò in lui in quel momento e che gli diede il senso d'una forza terribile. Mai s'era sentito così violento in vita sua, tranne una volta a Nizza, quando si accorse che un conte ungherese gli rubava sul giuoco con carte false.
Gian Luigi vinceva da un quarto d'ora e i gettoni di Lidia restavano inoperosi: il vincitore tentava sorridere come per iscusarsi, ma Lidia, cogli occhi sulle carte, la testa un po' chinata in avanti, non lo vedeva; era una pessima giocatrice, Lidia; non aveva sangue freddo, non sapeva mascherare la sua emozione, che si tradiva in graziose smorfie del viso.
Dopo poco entrarono in camera mio fratello, i due Piccini e vari altri; si poteva creder benissimo di essere in una caserma; per ammazzare il tempo vari si posero a giocare alle carte: alcuni altri chiesero aiuto alle muse, e si misero a sciorinare ottave, sonetti, rispetti con una facilit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca