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Appena Lalla fu persuasa che suo marito non aveva alcun sospetto fondato e che ormai la credeva più candida di un'innocente colombella, pensò subito a difendersi per l'avvenire e anche un pochino a vendicarsi, per lo spavento avuto. Giorgio tentò ogni mezzo per acquetarla: la dolcezza, le carezze, le preghiere, i rimproveri; niente: non c'era verso di smuoverla!

Chi le avrebbe mai detto che la creatura, di cui avea un istante pianto la morte, e alla cui perdita si era subito rassegnata, la figliuola sua e di Roberto, le stava accanto, che ella ne stringeva le mani, ne udiva la voce, ne avea le carezze? Chi le avrebbe detto che fra breve si sarebbero ritrovati tutti e tre insieme, e in quali angosciose congiunture.

Lenta e sottil tortura della tristezza che non si può dire, quando la gioventù sa di morire, sa di morire tutti i giorni un poco: ombra su fronte pura, sordo spavento di colei che al foco d’amore arse la bianca leggiadria, e visse di carezze e di follia!...

"I motivi! ah i motivi!" riprese il cane; "presumi forse che io mi trovi imbarazzato a farteli: tieni, prendi i motivi. Quando io m'era fanciullino, un animale della tua razza venne, e trovatemi le orecchie lunghe e il pelo fino, mi svelse dalle poppe materne. Qual fosse il dolor mio ditelo voi tutti, o cani sensibili, così a forza allontanati dalle dolci sembianze e dalle carezze di una madre! Però l'uomo ebbe di me diligentissima cura; la credei affetto, ed era interesse; ma nella mia ingenuit

ma triste, oh, triste al par della memoria d’un sogno: Io son colei che non ha storia. Le mie carezze non le seppe alcuno, poi ch’io serbai tutto il mio cor per uno

Noi la vediamo, lieve cullandoci sulle ginocchia guidare le nostre manine al cielo, farcì conoscere Dio col mostrare le stupende sue opere e fra le carezze e i baci, insegnarci a balbettare quel nome che la empie di santa letizia, mamma.

E però non fu solo Goethe colui che, è stato detto, scoperse la Sicilia ai Tedeschi. Le sue lettere del 1787 non videro la luce prima del 1817³; e le dolci carezze tra le quali egli durante la primavera di quell’anno si cullò nella citt

Mi batteva il cuore forte; gli atti di Nina esprimevano una disgrazia. Che era dunque avvenuto nella mia assenza? Di nuovo carezze di baci e di parole, e cento interrogazioni paurose e finalmente un altro singhiozzo più forte: «È morta! Chi? Concetta, la povera Concetta!

Un bambino solo, il più povero, non mi offrì nulla: ma dal suo contegno imbarazzato e dal suo visetto malinconico argomentai quanto dovesse soffrire. Lo chiamai e quando l'ebbi vicino me lo strinsi ripetutamente fra le braccia, baciandolo. Incoraggiato da quelle carezze, il poverino mi pose tra le mani un involtino e fuggì vergognoso.

Anche Ariberti la guardò attentamente, e, fosse perchè tutte quelle carezze lo avevano indispettito o perchè veramente la ci avesse qualcosa di ostico nella persona, fatto sta che non gli piacque punto. Era bella molto, ma d'una bellezza rigida; bianca, con occhi e capegli nerissimi, la fronte stretta, il naso diritto, la bocca ben fatta, ma di duri contorni.