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Aggiornato: 3 giugno 2025
Credete l'Instituzione attuale capace, non dirò ora di dare libert
Jacopo, dunque, reca tutto alla vita attuale e, astraendo dal magnifico dramma, dalle situazioni, dalle figure che il poeta ha scolpito sì di forza, suggeritegli dalle tradizioni popolari e chiesastiche, e considerandole quali mezzi atti a muovere la immaginazione, ci rivela il loro intimo significato, magistralmente nascosto dal poeta sotto il colore di una visione d'oltre tomba.
"Mi scrivi che oramai non ti basta più l'animo di continuare in quella vita inerte alla quale sei costretto da un lungo anno, che non puoi sopportare l'idea che l'universale opinione abbia a condannare la ragione del tuo vivere attuale. Che però o in un modo o nell'altro ti sei deliberato di uscire di tanta ignominia, e di tentare la sorte comunque sia per esser destra od avversa. Io ho la tua medesima et
Il sito attuale le raffigurava spesso l'immagine di Valancourt; essa lo vedeva sulla punta d'uno scoglio osservando con estasi la stupenda natura che lo circondava; lo vedeva errare nella valle, soffermarsi spesso per ammirare quella scena interessante, e nel fuoco d'un entusiasmo poetico slanciarsi su qualche masso.
Il giornale fiorentino L'Alba cosí ne annunziava l'arrivo: «Stamani, a mezzogiorno, è arrivato a Firenze il generale Garibaldi con ottantaquattro uomini che lo seguono. È stato incontrato alla stazione della via ferrata Leopolda da eletta schiera di cittadini, da bandiere e dalla banda militare, che per via Borgognissanti lo hanno accompagnato alla casa De Gregori, in piazza S. Maria Novella, destinatagli per abitazione. Lungo il cammino la folla era immensa e plaudente; gli applausi sono divenuti piú fragorosi ed unanimi sulla piazza. Il Garibaldi si è fatto al terrazzo e ha pronunziato all'incirca le seguenti parole: Immensa è la gratitudine che io sento per voi, o Toscani. Né essa nasce oggi, ma rimonta a epoca piú lontana, all'epoca in cui il popolo toscano fu il primo a onorare quel poco che avevo fatto per l'America . Io credo però che la simpatia che mi dimostrate, più che all'individuo, sia al principio che intendo sostenere sui campi italiani, e in questo senso io vi debbo una maggior gratitudine. Il popolo toscano, senza far torto agli altri, è colto e gentile; ad esso spetta perciò maggiormente a dimostrare quanto gli stia a cuore e quanti sacrifici meriti la nostra patria. La vostra simpatia mi è cara, perché diretta alla causa italiana, per la quale ho combattuto. Sono persuaso che voi, Toscani, il piú intelligente e gentile dei popoli italiani, saprete nel tempo stesso esser quello che piú senta la vergogna della nostra posizione attuale. E non dubito che vorrete difendere fino all'ultimo istante quella causa per la quale tutti dobbiamo sacrificare le sostanze e la vita. Nuovi applausi. Il sig. Niccolini, romano , ha dette calde parole analoghe alla circostanza, chiudendo: Viva Garibaldi, viva l'Italia. Il Garibaldi si è ritirato: nuovi strepitosi applausi. Garibaldi, ritornato solo sul terrazzo, ha detto: La mia anima è con voi, o Toscani; dovunque mi conduca il destino, la mia anima rester
Di fronte a un dualismo così chiaramente definito dal Potere attuale, tra il tentativo dei nostri a danno dell'Austria, e la violenta repressione governativa tra gli uomini coperti di cicatrici colte nelle battaglie dell'Unit
Emilia, profondamente colpita dalla circostanza principale del racconto di Annetta, non avrebbe voluto restar sola nella situazione attuale; ma, per evitare i sarcasmi della signora Montoni, e non tradire la propria debolezza, lottò contro l'illusioni della paura, e congedò Annetta per tutta la notte.
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